La Violenza Non È la Risposta: Pro Vita & Famiglia Denuncia Aggressione alla Sua Sede
27 Nov 2023 - Approfondimenti Politici
Il 25 novembre, giorno dedicato alla lotta contro la violenza sulle donne, ha visto un paradossale e inquietante episodio di violenza a Roma. La sede di Pro Vita & Famiglia Onlus è stata assaltata da un gruppo di manifestanti durante una dimostrazione pubblica. Questo attacco, descritto come brutale e non provocato, ha lasciato la comunità e l’organizzazione profondamente scioccate.
Pro Vita & Famiglia, un’organizzazione nota per la sua difesa dei valori tradizionali della famiglia, ha subito danni significativi alla sua proprietà, tra cui vetri rotti e telecamere di sicurezza distrutte. Fortunatamente, nessuno dei loro collaboratori era presente nell’ufficio durante l’assalto.
L’incidente ha sollevato importanti questioni riguardo alla libertà di espressione e sicurezza. L’organizzazione ha espresso preoccupazione per quello che definisce il “vero volto del transfemminismo”: un movimento che, secondo loro, si mostra intollerante e aggressivo verso chi sostiene opinioni diverse.
Inoltre, Pro Vita & Famiglia ha criticato aspramente il tentativo di alcuni movimenti di influenzare l’educazione nelle scuole, vedendolo come un attacco ai valori familiari e alla libertà di educazione. Secondo l’organizzazione, questi gruppi si distanziano dalle vere esigenze delle donne, concentrando invece i loro sforzi su una agenda ideologica.
La risposta di Pro Vita & Famiglia a questo evento è stata una richiesta di condanna chiara e netta della violenza, non solo nei loro confronti ma anche verso tutte le famiglie che condividono i loro valori. Hanno specificatamente chiamato in causa politici come Schlein e Gualtieri, presenti alla manifestazione, affinché prendano le distanze da questi atti di violenza.
Nonostante l’incidente, Pro Vita & Famiglia rimane irremovibile nel suo impegno di lavorare a testa alta per promuovere il valore della vita, della famiglia e della libertà di educazione. Questo attacco, lungi dallo scoraggiare l’organizzazione, sembra aver rafforzato la sua determinazione a continuare nella sua missione.
E inutile nasconderlo con l’aborto si uccidono i bambini per fare sesso senza preservativi! Nemmeno hitler faceva questo. per me e’ un genocidio ideologico. Vi e’ stato un referendum ma tali referendum si vincono sempre. A me ed a tutti piace fare sesso senza preservativi. “Quello che sta nelle mutande lo comandiamo noi” Balla ideologica. Allora perchè secondo i comunisti alla donna non e’ consentito di fare sesso oltre che per piacere anche a pagamento? Scomparirebbero i ricottari, lo schifo dalle strade e si incasserebbero miliardi di tasse e contributi e uscirebbero moltissimi posti di lavoro. Inoltre i casini svolgerenbbero anche un servizio sociale perche’ moltissimi tradiscono le mogli solo per sesso ma per i comunisti le donne sono libere di ucciderema npn libere di fare sesso a pagamento. Le donne fortunate non fanno sesso ma si arricchiscono con la loro immagine ma sempre il corpo vendono!