La Visione di Bardella sulla Democrazia Russa: Una Critica al Potere di Putin
22 Mar 2024 - Europa
Nell'ultimo confronto mediatico, Jordan Bardella espone le sue perplessità sulla natura della democrazia russa, distanziandosi dalle affermazioni di Salvini
Nel panorama politico europeo, le dichiarazioni dei politici ricevono sempre grande attenzione, specialmente quando riguardano figure controversie e situazioni internazionali complesse. Jordan Bardella, capolista del Rassemblement National di Marine Le Pen, ha rilasciato delle dichiarazioni durante un’intervista con Franceinfo riguardo le affermazioni del suo alleato italiano, Matteo Salvini, sulla rielezione di Putin. Queste dichiarazioni gettano luce su una visione critica della situazione democratica in Russia.
La Democrazia Secondo Salvini e la Risposta di Bardella
Durante l’intervista, è stata posta a Bardella una domanda incisiva sulla concezione di democrazia espressa da Matteo Salvini, il quale aveva sottolineato come, a suo avviso, il voto del popolo sia sempre giusto. Bardella, rispondendo, ha chiarito la sua posizione sulla Russia, sottolineando come, nonostante la regola democratica che il popolo abbia sempre ragione, la Russia di Putin non possa essere considerata una democrazia. Ha evidenziato l’assenza delle condizioni necessarie per elezioni libere e imparziali, delineando un quadro politico russo ben lontano dagli standard democratici occidentali.
La “Verticale del Potere” e la Posizione della Francia
Bardella ha inoltre discusso il concetto di “verticale del potere”, un termine utilizzato per descrivere il sistema di governo centralizzato attuato da Putin dalla sua ascesa al potere nel 2000. Questa centralizzazione del potere è stata critica per il modo in cui Putin ha gestito la Russia, consolidando il suo controllo in modo autocentrato. Riguardo alla posizione internazionale, Bardella si è espresso in favore delle posizioni adottate dalla diplomazia francese, guidata da Stéphane Sejourné, uno stretto alleato del presidente Emmanuel Macron. Ha concordato sul fatto che, pur non essendo necessario congratularsi per la rielezione di Putin, è importante riconoscerlo come il rappresentante della Federazione Russa per qualsiasi futuro negoziato.