L’amministrazione Biden esorta Israele a riconsiderare una grande offensiva a Gaza
28 Ott 2023 - USA
L’amministrazione Biden ha esortato Israele a rivedere la sua strategia riguardo alla pianificata grande offensiva di terra nella Striscia di Gaza. La raccomandazione è di optare per un’approccio più “chirurgico”, basato sull’impiego di forze aeree e operative speciali, al fine di condurre operazioni precise contro obiettivi e infrastrutture di alto valore di Hamas.
Fonti interne all’amministrazione, che hanno scelto di rimanere anonime, riferiscono che vi è una crescente preoccupazione riguardo alle possibili conseguenze di un assalto al suolo. Questa preoccupazione è accentuata dai recenti attacchi via terra a nord di Gaza, che molti vedono come il preludio di una possibile invasione su larga scala. Queste stesse fonti esprimono dubbi sulla capacità di tale offensiva di raggiungere l’obiettivo dichiarato da Israele di eliminare completamente Hamas.
C’è anche la crescente preoccupazione che un assalto di tale entità possa compromettere i negoziati in corso per il rilascio di circa 200 ostaggi, dato che sembra ci siano stati progressi “significativi” nella trattativa per la liberazione di alcuni di essi, compresi potenzialmente alcuni cittadini americani.
In Israele, la questione degli ostaggi è particolarmente delicata e genera una profonda angoscia. L’amministrazione Biden teme che un’invasione di terra possa causare numerose vittime sia tra i civili palestinesi che tra i soldati israeliani. Tale scenario potrebbe innescare un’escalation drammatica delle ostilità nella regione.
Secondo i funzionari statunitensi, un’operazione mirata avrebbe benefici su più fronti: favorirebbe i negoziati sugli ostaggi, ridurrebbe il rischio di interrompere le consegne di aiuti umanitari, avrebbe un impatto minore in termini di vittime da entrambe le parti e diminuirebbe la probabilità di una guerra più estesa nella regione.