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Lavoratori di Gaza Scomparsi: Arresti di Massa e Silenzio dalle Autorità Israeliane

28 Ott 2023 - Mondo

Lavoratori di Gaza Scomparsi: Arresti di Massa e Silenzio dalle Autorità Israeliane

Quando il sole sorgeva su Gaza l’8 ottobre, migliaia di lavoratori palestinesi, abituati a raggiungere le loro postazioni lavorative in Israele, hanno iniziato a scomparire in un’ondata di arresti. La notizia di questi arresti, di massa e spesso senza spiegazione, ha riempito le strade di sussurri preoccupati e voci allarmate.

Gli attivisti per i diritti umani e i rappresentanti sindacali sostengono che un numero significativo di questi lavoratori sia stato trattenuto illegalmente in strutture militari in Cisgiordania. Tuttavia, le autorità israeliane, almeno fino ad ora, hanno rifiutato di fornire dettagli o nomi di coloro che detengono, lasciando le loro famiglie in uno stato di ansia e incertezza.

La mattina dell’8 ottobre, il giorno dopo l’assalto senza precedenti lanciato da Hamas nel sud di Israele, Walid, un lavoratore palestinese nato a Gaza, è stato arrestato mentre era in viaggio verso il lavoro. Una persona che ha trascorso oltre un quarto di secolo nella Cisgiordania occupata, è diventato uno dei tanti lavoratori scomparsi dall’inizio delle ostilità.

Walid, che ha chiesto l’anonimato per motivi di sicurezza, ha fornito una testimonianza dettagliata delle sue esperienze nella struttura di detenzione ad Almon. Ha descritto condizioni insostenibili: essere tenuto in un’area aperta sotto il sole cocente, privo di cibo, acqua e accesso alle toilette per giorni.

Dopo essere stato trasferito in una cella sovraffollata, ha descritto di aver subito violenza fisica per aver semplicemente chiesto di contattare la Croce Rossa. Dopo il suo rilascio, quando è stato accertato che Walid era in realtà residente in Cisgiordania e non a Gaza, ha deciso di raccontare la sua storia all’organizzazione per i diritti umani HaMoked.

La testimonianza di Walid getta luce sull’oscura realtà affrontata dai lavoratori di Gaza, molti dei quali sono stati detenuti in isolamento, senza contatto con le loro famiglie o rappresentanza legale. La comunità internazionale osserva con crescente preoccupazione mentre si sforza di comprendere la portata completa di questi arresti e le implicazioni per il futuro della regione.

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