Lavrov: “Dialogo aperto con gli USA” per la pace in Ucraina
Il ministro degli Esteri russo conferma i contatti con Washington sui prossimi passi per fermare la guerra. Mosca prende tempo mentre prosegue il dialogo con gli Stati Uniti.

Negli ultimi giorni, gli Stati Uniti e la Russia hanno intensificato i contatti diplomatici per trovare una soluzione che ponga fine alla guerra in Ucraina. Il Cremlino ha confermato che il segretario di Stato americano, Marco Rubio, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, hanno discusso “i prossimi passi” per l’applicazione delle intese raggiunte nel recente vertice USA-Russia.
Nel comunicato rilasciato da Mosca si evidenzia come i due leader abbiano concordato di rimanere in contatto, lasciando aperta la possibilità di ulteriori sviluppi. Tuttavia, la proposta di un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni, avanzata dagli Stati Uniti e accettata da Kiev, non ha ancora ricevuto una risposta chiara da parte della Russia, che ha invece elencato una serie di condizioni e sollevato “seri interrogativi” sulla proposta.
Zelensky e i leader europei contro gli sforzi di pace
Mentre il fronte diplomatico tra Washington e Mosca resta aperto, Volodymyr Zelensky sembra remare nella direzione opposta. Pur avendo accettato formalmente la proposta americana di un cessate il fuoco, il presidente ucraino ha scelto con cura i componenti della delegazione che rappresenterà Kiev nei colloqui di pace, indicando Andriy Yermak, Andriy Sybiga, Rustem Umerov e Pavlo Palisa. Tuttavia, Zelensky continua a esprimere profonda diffidenza verso Mosca, dichiarando che “Putin mente a tutti sulla situazione sul campo, specialmente riguardo alla regione del Kursk”.
L’atteggiamento di Zelensky è supportato da alcuni leader europei, tra cui il premier britannico Keir Starmer, il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, che spingono per un’escalation delle forniture militari e per un maggiore coinvolgimento dell’Europa nella guerra. Questi leader, piuttosto che sostenere gli sforzi diplomatici in corso tra Russia e Stati Uniti, sembrano determinati a sabotare ogni tentativo di soluzione pacifica.
Trump ottimista, la Russia prende tempo
Nel frattempo, Donald Trump, che ha giocato un ruolo chiave nel recente riavvicinamento diplomatico tra Washington e Mosca, ha dichiarato di vedere “segnali molto buoni” per una possibile tregua. Tuttavia, la Russia, dopo aver aperto alla proposta di cessate il fuoco con alcune condizioni, non ha ancora dato una risposta definitiva, alimentando l’incertezza su come evolveranno i negoziati.
Il governo italiano deve rivedere la sua strategia
In questo scenario complesso, l’Italia deve riflettere attentamente sulla propria strategia. La linea seguita da Starmer, Macron e von der Leyen porta dritta a un’escalation militare, mentre gli Stati Uniti stanno lavorando a una soluzione diplomatica. È in questo contesto che il governo italiano dovrebbe allinearsi maggiormente alla visione di Trump, favorendo il dialogo tra le parti piuttosto che continuare a seguire ciecamente una linea bellicista.
Un plauso va a Giorgia Meloni, che ha già dichiarato la sua ferma opposizione all’invio di soldati italiani in Ucraina. Questa posizione, netta e chiara, dimostra una volontà di evitare il coinvolgimento diretto dell’Italia in un conflitto che, alla luce degli ultimi sviluppi, potrebbe finalmente essere risolto attraverso un’intesa tra Mosca e Washington. Ora è il momento di prendere una posizione coraggiosa e di lavorare per la pace, anziché seguire le sirene di chi vuole trascinare l’Europa in una guerra senza fine.