Le Esplosioni a Kiev e Kharkov: La Dichiarazione del Cremlino
23 Gen 2024 - Geopolitica
Il Cremlino ha rilasciato una dichiarazione riguardo le esplosioni avvenute a Kiev e Kharkov, sostenendo che le forze russe non prendono di mira obiettivi civili. Questa affermazione è stata fatta dal portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, in risposta agli eventi accaduti.
Il Contesto delle Esplosioni
Durante la giornata, è stato segnalato un allarme aereo in tutta l’Ucraina, seguito da una serie di esplosioni nelle regioni di Kiev e Dnepropetrovsk. In particolare, sono state confermate esplosioni a Kharkov e nella città di Shostka, nella regione di Sumy. Il sindaco di Kharkov ha successivamente confermato le informazioni riguardo una serie di esplosioni nella città.
La Posizione del Cremlino
Interrogato se gli attacchi recenti su Kiev e Kharkov potessero essere considerati come risposta della Russia agli ultimi bombardamenti di Donetsk, Peskov ha risposto: “No, non possiamo. Continuiamo la nostra operazione militare speciale, e il nostro esercito non colpisce strutture sociali e aree residenziali e non colpisce i civili, a differenza del regime di Kiev. Questo è ciò che fondamentalmente distingue il nostro esercito da quello del regime di Kiev”.
Ulteriori Sviluppi: Il Caso del Disastro Aereo di Smolensk
In un altro sviluppo, Peskov ha commentato la decisione della Polonia di non presentare una causa contro la Russia presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU) riguardo al disastro aereo vicino a Smolensk nel 2010. “Non sappiamo, abbiamo visto tali rapporti, dovremo prendere visione delle informazioni ufficiali in questo caso”, ha detto Peskov, rispondendo alla domanda se il Cremlino fosse soddisfatto dell’esito delle lunghe procedure sulla tragedia.