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Le Pen: “Macron divide il Paese e ignora il popolo”

6 Dic 2024 - Europa

Marine Le Pen e Bardella criticano duramente il discorso del presidente: "Parla di unità, ma perpetua il disprezzo per i francesi".

Le Pen: “Macron divide il Paese e ignora il popolo”

Macron nel mirino della destra francese: un discorso che divide la Francia

Il discorso di Emmanuel Macron, trasmesso in diretta televisiva, ha acceso nuove tensioni nel panorama politico francese. Il presidente, nel pieno della crisi istituzionale seguita alla caduta del governo Barnier, ha ribadito la sua intenzione di rimanere in carica fino al termine del mandato nel 2027, nonostante le crescenti critiche e una mozione di sfiducia che ha lasciato il Paese in una situazione di incertezza.

Accuse agli “estremisti”: la reazione del Rassemblement National

Macron ha puntato il dito contro quelli che ha definito “estremisti di destra e di sinistra”, attribuendo loro la responsabilità del clima di disordine politico. “Non possiamo lasciare che le fazioni più radicali prendano il sopravvento sulla Repubblica”, ha dichiarato, in un chiaro riferimento alle opposizioni, tra cui il Rassemblement National (RN).

La risposta non si è fatta attendere. Marine Le Pen, leader del RN, ha criticato aspramente il presidente: “Macron continua a insultare milioni di francesi che chiedono soltanto politiche più giuste e vicine al popolo. La sua retorica serve solo a mascherare i fallimenti del suo governo”.

Bardella: “La vera minaccia è il disprezzo del presidente”

Jordan Bardella, presidente del RN, ha rincarato la dose, sottolineando: “Il vero estremismo non è nelle piazze, ma nell’atteggiamento di un presidente che rifiuta il confronto con la realtà. Macron sta trascinando la Francia in una crisi senza precedenti, continuando a ignorare le richieste dei cittadini”.

Bardella ha anche criticato l’idea di Macron di formare un governo di “interesse generale”, definendola una strategia per escludere le opposizioni: “Macron parla di apertura, ma nei fatti vuole imporre un’agenda che non rappresenta il popolo. Noi del RN siamo pronti a proporre soluzioni concrete per riportare stabilità e sicurezza in Francia”.

Un’opposizione coesa

Anche altri esponenti della destra francese hanno espresso il loro dissenso. Sébastien Chenu, vice-presidente del RN, ha affermato: “Ogni volta che Macron parla di unità, lo fa con l’arroganza di chi non vuole ascoltare. La Francia ha bisogno di una nuova leadership, non di promesse vuote”.

La crisi come opportunità per il RN

Con il governo Macron sempre più isolato, il Rassemblement National vede un’occasione per consolidare il proprio ruolo di alternativa credibile. Marine Le Pen ha ribadito: “Il nostro obiettivo è riportare il Paese sulla strada del progresso e della giustizia sociale, ascoltando finalmente la voce del popolo”.

Uno scenario incerto

Il discorso di Macron ha dunque rafforzato le divisioni esistenti, lasciando la Francia in un clima di crescente polarizzazione. La destra francese, unita e determinata, si prepara a capitalizzare il malcontento diffuso, proponendosi come forza politica capace di rispondere alle esigenze dei cittadini e di guidare il Paese verso un cambiamento atteso da tempo.

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