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Legge sul Suicidio Medicalmente Assistito: Il Consiglio Regionale del Veneto Decide il Rinvio

17 Gen 2024 - Italia

Legge sul Suicidio Medicalmente Assistito: Il Consiglio Regionale del Veneto Decide il Rinvio

Il Consiglio regionale del Veneto ha recentemente affrontato una questione delicata e di grande rilevanza etica: la legge di iniziativa popolare sul suicidio medicalmente assistito. Nonostante il sostegno popolare, evidenziato dalle 9.062 firme raccolte e promosso dall’Associazione ‘Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica’, la proposta non è passata, in particolare per la mancata approvazione dell’articolo 2, che riguardava l’assistenza sanitaria in ogni fase del percorso di suicidio medicalmente assistito su richiesta della persona malata. L’Assemblea ha votato il rinvio in Commissione con 38 voti favorevoli e 13 assenti.

Dettagli della Proposta di Legge

La proposta di legge si articola in cinque punti chiave. L’articolo 1 stabilisce le condizioni d’accesso all’assistenza sanitaria, in linea con la normativa nazionale. L’articolo 2 prevede una commissione medica multidisciplinare per le verifiche mediche. L’articolo 3 disciplina la procedura e i tempi per l’erogazione dei trattamenti di suicidio assistito. L’articolo 4 assicura la gratuità delle prestazioni sanitarie connesse, mentre l’articolo 5 riguarda la clausola di invarianza finanziaria.

La Posizione di Luca Zaia

Luca Zaia, governatore del Veneto, ha sottolineato che il Consiglio regionale non ha il potere di autorizzare il suicidio medicalmente assistito, poiché questo percorso è già stato definito dalla sentenza n. 242 del 2019 della Corte costituzionale. Questa sentenza stabilisce quattro requisiti per il suicidio medicalmente assistito: una patologia irreversibile, la dipendenza da trattamenti di sostegno vitale, sofferenze fisiche o psicologiche intollerabili e la capacità di esprimere un consenso libero e consapevole. Zaia ha espresso rispetto per tutte le opinioni, ma ha evidenziato la necessità di tutelare le persone fragili in un tema così delicato.

Implicazioni Future

La proposta normativa, se non verrà affrontata nei prossimi mesi, rimarrà incardinata all’ordine del giorno della prossima legislatura. Questo rinvio apre un dibattito più ampio sulla necessità di una legge nazionale che elimini le discriminazioni tra i malati e regolamenti in modo più chiaro il suicidio medicalmente assistito, un tema che continua a generare discussioni e riflessioni profonde nella società italiana.

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