Leone alato di Venezia: nuovi studi svelano origini cinesi
13 Set 2024 - Approfondimenti Politici
Scoperte analisi chimiche e isotopiche: l'iconica statua di San Marco potrebbe essere stata portata dalla Cina dai mercanti veneziani. Si riscrive la storia?
Scoperta sorprendente: Il Leone alato di Venezia potrebbe provenire dalla Cina
Una recente ricerca, condotta da un team di esperti delle Università di Padova e Ca’ Foscari di Venezia, insieme all’Associazione Internazionale di Studi sul Mediterraneo e l’Oriente (Ismeo), ha rivelato che il Leone alato di San Marco potrebbe non avere origini veneziane, bensì cinesi. Gli studi si basano su analisi chimiche e isotopiche, che suggeriscono che il metallo utilizzato per creare l’iconica statua potrebbe provenire dalla Cina, in particolare dalla regione del bacino inferiore del fiume Azzurro.
Il ruolo della famiglia Polo
Alcuni ricercatori avanzano l’ipotesi che il Leone sia stato portato a Venezia da Niccolò e Matteo Polo, padre e zio del celebre esploratore Marco Polo, durante i loro viaggi in Oriente. Questa teoria è supportata dal fatto che il Leone alato presenta forti somiglianze con figure mitologiche cinesi conosciute come “Zhènmùshòu”, leoni protettori posti all’ingresso delle tombe imperiali per proteggere i defunti.
Il significato della scoperta
Se confermata, questa scoperta riscriverebbe parte della storia di Venezia, collegando il simbolo per eccellenza della città non solo al Cristianesimo, ma anche alla ricca tradizione culturale e artistica dell’Oriente. Inoltre, dimostrerebbe l’intenso scambio culturale e commerciale tra Venezia e la Cina durante il Medioevo, grazie alle rotte percorse dai mercanti veneziani lungo la Via della Seta.