L’incontro tra il patriarca Kirill e il cardinale Zuppi
1 Lug 2023 - Russia
Le Chiese ortodossa e cattolica possono unire le forze per servire la causa della pace e della giustizia, secondo il patriarca ortodosso russo Kirill. Durante un incontro con l’inviato di papa Francesco per la pace in Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi, a Mosca, Kirill ha espresso soddisfazione per la visita del porporato e ha sottolineato l’importanza di evitare un grande conflitto armato.
L’incontro tra le due Chiese
L’incontro tra i due leader religiosi arriva dopo numerosi appelli del Papa affinché si cerchi uno spazio per la mediazione nel conflitto ucraino. Tuttavia, le prospettive di mediazione sono scarse al momento, poiché la Russia insiste sul fatto che sia Kiev a rifiutarsi di negoziare e continua a ribadire la necessità che il presidente ucraino Zelensky accetti la “reale situazione” sul campo, compresa l’annessione della Crimea nel 2014 e delle regioni del Donbass nel 2022.
L’opinione di Kirill
Durante l’incontro, Zuppi ha espresso l’interesse di papa Francesco nel conoscere l’opinione di Kirill sulla situazione attuale e sulla possibilità di un incontro con il Papa. Nonostante non siano state prese decisioni o accordi concreti, è stato un primo passo verso uno sforzo di più ampio respiro.
Ulteriore incontro tra Zuppi e Belova
Oltre all’incontro con il patriarca Kirill, Zuppi ha avuto anche un incontro con il commissario presidenziale per i diritti dell’infanzia in Russia, Maria Lvova-Belova. Nonostante sia pendente su di lei e sul presidente Vladimir Putin un mandato d’arresto della Corte penale internazionale per il presunto crimine di guerra di deportazione illegale dei bambini ucraini dai territori occupati dai russi, Lvova-Belova ha sottolineato che l’amore e la misericordia cristiana aiuteranno il dialogo e la comprensione reciproca.
I minori ucraini deportati in Russia
L’Ucraina sostiene che più di 16.000 minori ucraini siano stati deportati in Russia sin dall’inizio dell’invasione, molti dei quali sono stati collocati in istituti o orfanotrofi. Mosca ha respinto tali accuse, affermando di aver “salvato” i bambini dai combattimenti e di volerli riunire alle loro famiglie. La visita di Zuppi in Russia rappresenta un ulteriore sforzo per favorire il dialogo e cercare soluzioni pacifiche in questa complessa situazione.