L’Influenza di Orbán e la Crisi Ucraina: Una Sfida per l’Unione Europea
1 Dic 2023 - Europa
L’Unione Europea si trova di fronte a una sfida cruciale, con il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán che esercita una pressione significativa sul blocco riguardo alla questione dell’Ucraina. La situazione si sta intensificando in vista di un summit decisivo a metà dicembre, dove i leader dell’UE dovranno prendere decisioni storiche sull’integrazione dell’Ucraina nell’Unione e su un pacchetto di aiuti di 50 miliardi di euro per sostenere l’economia ucraina in difficoltà.
La Posizione di Orbán
Orbán, noto per i suoi stretti legami con il presidente russo Vladimir Putin e per le sue politiche che hanno minato la democrazia e lo stato di diritto in Ungheria, sta ora chiedendo una revisione completa del sostegno dell’UE all’Ucraina. Questa mossa mette in difficoltà i leader dell’UE, poiché l’Ungheria, pur rappresentando solo il 2% della popolazione dell’UE, può bloccare decisioni strategiche importanti che richiedono l’unanimità.
Implicazioni per l’UE
Questa situazione rappresenta non solo una sfida politica ma anche un potenziale punto di svolta per l’UE. Orbán ha già espresso opposizione alle sanzioni contro la Russia dal 2014 e ora sembra giocare una partita a lungo termine, aspettando che l’Europa riconosca la necessità di compromessi da parte dell’Ucraina. La sua posizione sta aumentando la “stanchezza dell’Ucraina” nell’opinione pubblica di molti paesi dell’UE.
Opzioni sul Tavolo
Una delle opzioni teoriche per l’UE è l’attivazione dell’Articolo 7 contro l’Ungheria, che potrebbe portare alla sospensione del diritto di voto del paese sulle decisioni dell’UE. Tuttavia, questa è una mossa controversa che potrebbe alimentare il populismo e la disunità all’interno dell’UE. Altre opzioni includono la suddivisione degli aiuti all’Ucraina in importi più piccoli su base annuale o l’utilizzo di accordi bilaterali per l’assistenza militare, bypassando l’Ungheria.
La Strategia a Lungo Termine di Orbán
Orbán sembra più interessato a influenzare l’UE dall’interno piuttosto che a lasciare il blocco. La sua strategia a lungo termine potrebbe essere rafforzata dall’ascesa di leader di destra in Europa e da un potenziale ritorno di figure come Donald Trump sulla scena mondiale.