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L’Italia riceve un voto di fiducia dai grandi del rating, ma la strada è ancora tortuosa

29 Ott 2023 - Italia

L’Italia riceve un voto di fiducia dai grandi del rating, ma la strada è ancora tortuosa

L’Italia sembra finalmente respirare un po’ di sollievo sul fronte finanziario. Dopo la promozione di S&P, anche DBRS Morningstar ha confermato la fiducia nel nostro paese, mantenendo il rating BBB con prospettive “stabili”. Un segnale positivo, soprattutto alla luce dei fondamentali economici italiani che, secondo DBRS, “restano resilienti”. Questo, in gran parte, grazie al miglioramento nel rapporto deficit-PIL e l’apporto del Pnrr.

Le pagelle positive di S&P e DBRS preludono in maniera ottimistica all’attesa revisione di Fitch prevista per il 10 novembre e, una settimana dopo, da quella di Moody’s. Nonostante queste ottime notizie, DBRS mette in guardia riguardo ai costi derivanti dal Superbonus, sottolineando le possibili ripercussioni sul bilancio italiano.

Tuttavia, la vera preoccupazione riguarda l’economia reale. Il Centro Studi di Confindustria ha segnalato un rallentamento preoccupante, prevedendo un incremento del PIL di solo lo 0,7% per quest’anno e un ancor più modesto +0,5% per l’anno successivo. Queste cifre rispecchiano un’economia che stenta a riprendersi, similmente a quanto accaduto prima della pandemia da COVID-19.

La principale causa di questo rallentamento, secondo gli analisti, è la politica restrittiva della BCE sui tassi d’interesse, che ha reso sempre più gravosi i mutui e i prestiti per le famiglie italiane. A ciò si aggiunge un contesto internazionale complesso, dovuto a situazioni come la guerra in Ucraina e le tensioni tra Israele e Hamas.

Per rilanciare l’economia, il governo italiano dovrà agire con decisione e rapidità. La legge di bilancio in discussione sembra fare poco per sostenere la vera classe media italiana. È essenziale fornire un aiuto tangibile non solo alle fasce di reddito più basse, ma anche alle classi medie, potenziali motori dei consumi nazionali. Solo liberando le aziende italiane dagli artigli della burocrazia e incentivando la spesa potremo sperare in una ripresa sostenuta e duratura.

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