Lo Stato oltre le barriere politiche: la lezione di don Maurizio Patriciello
2 Set 2023 - Italia
L’essenza della democrazia risiede nel riconoscere l’importanza di chiamare lo Stato e i suoi rappresentanti, indipendentemente dal colore politico. Quando un prete, noto per la sua lotta contro le ingiustizie, elogia un politico non appartenente alla sua “parrocchia politica”, dimostra come si debba guardare oltre le affiliazioni e concentrarsi sulle azioni.
Maurizio Patriciello non è uno dei tanti. Il prete di Caivano, area emblema dell’abbandono istituzionale e del degrado sociale, ha offerto una boccata d’aria fresca in un clima politico spesso soffocato dall’ipocrisia. Il recente caso delle due cuginette minorenni stuprate a Caivano ha fatto luce su un sistema marcio, che don Patriciello combatte da anni.
Le sue parole nei confronti della premier Giorgia Meloni sono chiare: lei ha detto ciò che lui voleva sentire. Ma è l’eco delle telefonate indispettite dalla sua cerchia di sinistra che sottolinea la frattura nel panorama politico italiano. Il pregiudizio, l’ideologia e i muri costruiti contro chi è considerato “l’altro” sono evidenti. E Patriciello, con la sua franchezza, ha smascherato questo gioco pericoloso.
Il suo non è un endorsement acritico alla premier. La sua è una richiesta di azione, con la promessa che sarebbe stato il primo a criticare se le promesse non fossero state mantenute. Ma il suo messaggio va oltre: è una chiamata al buon senso democratico, un richiamo a vedere oltre l’etichetta politica e a concentrarsi sulle azioni concrete.
Molti potrebbero considerare don Patriciello un “traditore”, ma in realtà rappresenta ciò che la politica dovrebbe essere: una forza per il bene, al di là delle divisioni partitiche. La sinistra, e in realtà tutti i partiti, dovrebbero prendere spunto dalla sua integrità e dal suo impegno per il bene comune. È ora che lo Stato e i suoi rappresentanti vengano chiamati e rispondano, indipendentemente dalla loro affiliazione politica. E coloro che hanno criticato Patriciello dovrebbero riflettere sulle loro azioni e chiedere scusa. La democrazia non è un gioco di squadra, è un impegno comune per un futuro migliore.