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L’Ucraina resiste grazie agli aiuti: USA ed Europa rafforzano il supporto militare

10 Set 2024 - Europa

Con oltre 60 miliardi dagli USA e 5 miliardi dall'Unione Europea nel 2024, l'Ucraina riceve un costante flusso di armi e supporto per resistere all'invasione russa.

L’Ucraina resiste grazie agli aiuti: USA ed Europa rafforzano il supporto militare

Il sostegno internazionale all’Ucraina: una panoramica

Il conflitto tra Ucraina e Russia ha generato una vasta risposta internazionale, con diversi Paesi che continuano a fornire assistenza sia militare che economica a Kiev. I principali attori di questo sostegno includono gli Stati Uniti, l’Unione Europea e diversi Paesi europei, ciascuno con un approccio e contributi differenti.

Gli Stati Uniti: il principale fornitore di aiuti

Gli Stati Uniti rimangono il principale sostenitore dell’Ucraina, con un pacchetto di aiuti totale che supera i 60 miliardi di dollari. Di questi, circa 43 miliardi sono stati destinati a supporto militare, fornendo sistemi di difesa avanzati, come missili anticarro Javelin, munizioni, artiglieria pesante e sistemi antiaerei come i NASAMS (National Advanced Surface-to-Air Missile Systems). Washington ha inoltre offerto addestramento militare e supporto logistico per garantire che le truppe ucraine possano utilizzare al meglio le nuove attrezzature fornite.

L’Unione Europea e il fondo per l’assistenza militare

L’Unione Europea ha recentemente approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 5 miliardi di euro per il 2024. Questo pacchetto fa parte del più ampio impegno europeo che, fino ad oggi, ha visto il contributo complessivo di circa 88 miliardi di euro. Il fondo, conosciuto come European Peace Facility, permette agli Stati membri dell’UE di inviare armi e richiedere successivamente il rimborso per il ristoccaggio delle forniture militari. Questa strategia ha permesso a molti Paesi di svuotare i loro magazzini di armi non più in uso e, contemporaneamente, rinnovare i propri arsenali.

I contributi individuali dei Paesi europei

Alcuni Paesi europei si distinguono per il loro contributo significativo. La Germania ha fornito armi sofisticate, tra cui sistemi di difesa aerea IRIS-T e Leopard 2, oltre a un notevole supporto umanitario ai rifugiati ucraini. Il Regno Unito ha contribuito con carri armati Challenger 2 e sistemi di difesa aerea, mentre la Polonia, che confina con l’Ucraina, ha svolto un ruolo cruciale sia in termini di aiuti militari che di supporto logistico, diventando un importante punto di transito per le armi destinate a Kiev.

L’Italia e il prolungamento degli aiuti

L’Italia ha deciso di prorogare l’invio di mezzi e attrezzature militari fino alla fine del 2024. Fin dalle prime fasi del conflitto, Roma ha inviato sistemi anticarro, mortai, lanciarazzi e artiglieria, inclusi i semoventi Pzh2000. A livello economico, l’Italia ha superato il miliardo di euro in aiuti complessivi, confermandosi tra i principali sostenitori europei dell’Ucraina.

I Paesi del Nord Europa: un contributo proporzionato al PIL

Tra i Paesi europei che hanno offerto il massimo aiuto in proporzione al proprio PIL troviamo la Polonia, l’Estonia, la Lettonia e la Lituania. Questi Stati, pur avendo economie più piccole rispetto a quelle dei grandi Paesi dell’UE, hanno fornito un contributo rilevante sia in termini di assistenza militare che umanitaria, con un forte impegno nel sostenere la difesa dell’Ucraina di fronte all’invasione russa.

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