Lukashenko: “Basta guerra, negoziamo ora per il bene di tutti”
15 Ago 2024 - Europa
Il presidente bielorusso invita Russia e Ucraina a sedersi al tavolo delle trattative, criticando l'escalation del conflitto e accusando l'Occidente di voler prolungare la guerra.
Il presidente della Bielorussia, Aleksandr Lukashenko, ha lanciato un appello a Russia e Ucraina affinché si siedano al tavolo delle trattative per porre fine alla guerra in corso. Questa richiesta giunge in un momento critico, con le forze ucraine che hanno avviato un’offensiva nella regione di Kursk, un’incursione che ha sollevato timori di un’escalation ulteriore del conflitto.
Lukashenko, noto alleato di Vladimir Putin, ha sottolineato come né i russi, né gli ucraini, né i bielorussi abbiano bisogno di questa guerra, evidenziando che le perdite umane e materiali stanno raggiungendo livelli insostenibili. Ha definito la situazione un “impasse”, dove nessuna delle due parti riesce a ottenere un vantaggio decisivo, suggerendo che solo attraverso il dialogo si può evitare un ulteriore bagno di sangue.
Una visione critica sull’escalation ucraina
L’appello di Lukashenko deve essere letto alla luce delle recenti azioni militari ucraine. La controffensiva di Kyiv nella regione di Kursk, con l’obiettivo di penetrare il territorio russo, rappresenta una mossa rischiosa che potrebbe inasprire ulteriormente le tensioni non solo tra Russia e Ucraina, ma anche con i loro alleati. L’operazione, vista da alcuni come un tentativo di colpire il cuore della Russia, ha sollevato preoccupazioni in Bielorussia, che teme una possibile estensione del conflitto ai propri confini.
Lukashenko ha inoltre accusato l’Occidente, e in particolare gli Stati Uniti, di fomentare il conflitto con l’intento di far sì che Russia e Ucraina si distruggano a vicenda. Questa retorica non è nuova, ma acquista un peso particolare in un momento in cui l’equilibrio regionale appare più fragile che mai. Secondo Lukashenko, il continuo supporto occidentale a Kyiv non fa che prolungare il conflitto, aumentando i rischi di un coinvolgimento diretto della NATO e portando la regione sempre più vicina a una catastrofe.
L’opzione negoziale come unica via di uscita?
Lukashenko sostiene che l’unica soluzione possibile al conflitto sia un ritorno al tavolo delle trattative, senza precondizioni, dove entrambe le parti possano trovare un compromesso accettabile. Tuttavia, questa proposta si scontra con le posizioni ferme di Kyiv, che chiede il pieno rispetto della propria sovranità e integrità territoriale, e di Mosca, che vorrebbe consolidare i territori già occupati come parte di un accordo di pace.