Manovra 2025: meno tasse, più famiglia e imprese
29 Dic 2024 - Italia
Via libera definitivo alla terza manovra economica del governo Meloni: taglio del cuneo fiscale, bonus bebè, incentivi alle imprese e fondi per il Ponte sullo Stretto. Un piano da 30 miliardi per rilanciare l’Italia.
Con un via libera definitivo dal Senato, la terza manovra economica del Governo guidato da Giorgia Meloni diventa legge. Una legge che, nonostante le polemiche per l’iter monocamerale, rappresenta un importante strumento per realizzare le priorità del programma politico della maggioranza: riduzione delle tasse, sostegno alle famiglie, e incentivi per imprese e lavoro.
Taglio del cuneo fiscale e semplificazione dell’Irpef
La manovra interviene con decisione sulla pressione fiscale, rendendo strutturale il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori con redditi fino a 40.000 euro, favorendo una platea di oltre 14 milioni di persone. Una misura che si affianca alla riduzione delle aliquote Irpef, ora accorpate in tre scaglioni, con un impatto economico di ben 18 miliardi di euro. Un segnale concreto di attenzione verso i lavoratori e la classe media.
Famiglie al centro: bonus bebè e detrazioni ampliate
La famiglia torna ad essere il cuore delle politiche governative. Con la “Carta per i nuovi nati”, il governo introduce un bonus di 1.000 euro per i genitori con ISEE fino a 40.000 euro, mentre il bonus asili nido viene ulteriormente rafforzato. Sul fronte fiscale, più numerosi sono i membri del nucleo familiare, maggiori saranno le detrazioni, un incentivo a sostegno della natalità in un periodo storico segnato dal calo demografico.
Incentivi alle imprese: competitività e investimenti
Le imprese ricevono nuovi strumenti per crescere e investire. L’introduzione dell’Ires ridotta al 5% premia chi assume e investe, mentre nel Mezzogiorno si rafforzano le misure per l’occupazione di giovani e donne, con incentivi estesi fino al 2027. Proseguono inoltre gli aiuti alle imprese digitali e green, confermando l’impegno per uno sviluppo sostenibile ed innovativo.
Sanità e lavoro: più risorse e incentivi al personale sanitario
Il finanziamento del Sistema Sanitario Nazionale cresce di 1,3 miliardi di euro. Tra le novità, spicca l’aliquota agevolata al 5% per gli straordinari degli infermieri, un riconoscimento concreto per il lavoro svolto durante le emergenze sanitarie.
Grandi opere: il Ponte sullo Stretto
Il Ponte sullo Stretto di Messina, simbolo dell’ambizione italiana, riceve un ulteriore impulso con un finanziamento aggiuntivo di 1,4 miliardi di euro, portando il costo totale dell’opera a 13 miliardi. Un progetto strategico per collegare il Sud al resto d’Europa.
Misure per le pensioni e la casa
Le pensioni si confermano un capitolo fondamentale: il governo incentiva chi sceglie di continuare a lavorare anche in età pensionabile e introduce un anticipo pensionistico a 64 anni, cumulando previdenza obbligatoria e complementare. Per il settore abitativo, il bonus ristrutturazioni, ecobonus e sismabonus sono fissati al 50% per le prime case, dimostrando attenzione per la sicurezza e l’efficienza energetica.
Sgravi e incentivi mirati: focus su lavoratori, giovani e imprese
Dal taglio delle accise per le birre artigianali al bonus per elettrodomestici efficienti, passando per il sostegno psicologico nelle scuole e la detassazione delle mance, la manovra include misure concrete che toccano diversi ambiti. Spicca inoltre il finanziamento per i tirocini dei professionisti sanitari, un investimento nelle future generazioni.
Una manovra di identità e visione
La legge di bilancio 2025 non è solo un insieme di numeri, ma una dichiarazione di intenti: rafforzare le fondamenta economiche e sociali del Paese, sostenere il lavoro, valorizzare la famiglia e rendere il sistema Italia più competitivo. Nonostante le critiche, il Governo Meloni prosegue con coerenza sulla strada del cambiamento, dimostrando che il futuro dell’Italia può essere scritto con determinazione e visione politica.