Manovra 2025: Taglio Irpef e incentivi alla natalità, focus su lavoro e sanità
17 Ott 2024 - Finanza
Approvata la legge di bilancio da 30 miliardi: cuneo fiscale ridotto, nuove misure per le famiglie e incentivi per l'occupazione nel Mezzogiorno. Più risorse per la sanità, ma è scontro sui fondi.
La legge di bilancio 2025: sostegno ai redditi, stimolo alla natalità e investimenti strategici
La legge di bilancio per il 2025, approvata dal Consiglio dei ministri, segna una tappa cruciale per il governo nell’affrontare alcune delle principali sfide economiche e sociali del paese. Con un valore complessivo di circa 30 miliardi di euro lordi, l’obiettivo principale della manovra è sostenere i redditi medio-bassi, incentivare la natalità e far fronte alle esigenze crescenti nel settore sanitario. Attraverso una serie di misure fiscali e di supporto alle famiglie, il governo punta a garantire un rilancio strutturale dell’economia, con particolare attenzione ai lavoratori dipendenti e ai pensionati.
Il taglio del cuneo fiscale e la riforma delle aliquote IRPEF
Uno dei punti centrali della manovra è la decisione di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale per i redditi fino a 35mila euro, insieme alla riduzione a tre scaglioni dell’IRPEF. Queste due misure, che da sole comportano un costo di 15 miliardi di euro, mirano a incentivare il lavoro e alleggerire la pressione fiscale sui contribuenti. L’accorpamento delle aliquote e il taglio del cuneo saranno validi per i prossimi cinque anni, offrendo una maggiore stabilità e prevedibilità a lavoratori e imprese. Le risorse per finanziare queste misure arriveranno da una serie di tagli alla spesa ministeriale e dal contributo di banche e assicurazioni, per un totale di oltre 5 miliardi di euro.
Sanità: un settore sotto pressione
La manovra prevede un aumento di 2.366 milioni di euro per il settore sanitario, un incremento che, secondo il governo, è in linea con la crescita del PIL nominale. Tuttavia, le opposizioni e molte associazioni del comparto sanitario hanno espresso preoccupazione per l’entità dei fondi, considerandoli insufficienti per affrontare le necessità del settore, soprattutto in un contesto post-pandemia che ha lasciato molte criticità irrisolte. Tra i fondi destinati alla sanità, è prevista anche una quota per il rinnovo dei contratti del personale sanitario, che si inserisce in un più ampio piano di riforma del pubblico impiego.
Sostegno alle famiglie: misure contro l’inverno demografico
Per contrastare il calo demografico e sostenere le famiglie, la legge di bilancio introduce una serie di incentivi specifici. Tra le misure più rilevanti, spicca la “Carta per i nuovi nati”, che offre 1.000 euro ai genitori con un ISEE inferiore a 40.000 euro per far fronte alle prime spese legate alla nascita di un figlio. Inoltre, viene ampliato il congedo parentale retribuito all’80%, passando da due a tre mesi, e si conferma l’esclusione dell’assegno unico dal computo ISEE. Queste misure sono pensate per offrire un supporto concreto alle famiglie e stimolare la crescita della popolazione, un tema particolarmente sentito dal governo in un contesto di inverno demografico.
Pensioni: conferme e nuove opportunità
Sul fronte delle pensioni, la manovra conferma per il 2025 le misure già in vigore, come l’Ape sociale, Opzione donna e Quota 103. Tuttavia, viene introdotto un incentivo fiscale per i lavoratori che, raggiunta l’età pensionabile, scelgono di continuare a lavorare, una misura che punta a valorizzare l’esperienza professionale e ridurre l’impatto del pensionamento sulla forza lavoro attiva. Inoltre, viene garantita la piena rivalutazione degli assegni pensionistici e delle pensioni minime, con l’eliminazione del meccanismo di sterilizzazione attualmente in vigore.
Misure fiscali per la casa e incentivi all’occupazione nel Mezzogiorno
La legge di bilancio proroga fino al 2025 il bonus ristrutturazioni, con una detrazione del 50% per la prima casa e del 36% per le seconde abitazioni. Viene confermato anche il bonus mobili per mobili ed elettrodomestici. Nel Mezzogiorno, si confermano gli incentivi per l’occupazione di giovani e donne, estesi anche al biennio 2026-2027. Tra le altre misure, si prevede la decontribuzione per le imprese localizzate nelle Zone Economiche Speciali (ZES) e incentivi per l’autoimpiego nei settori strategici della transizione digitale ed ecologica.