Mattarella e Meloni, un faccia a faccia franco sulle sfide del Paese
14 Lug 2023 - Italia
Un’ora di dialogo serrato e cordiale, tra due leader che si rispettano e si ascoltano. Così si può riassumere il colloquio tra il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, avvenuto ieri (13 luglio) nello studio alla Vetrata al Quirinale, dopo il Consiglio supremo di difesa. L’incontro ha toccato i temi più scottanti dell’agenda politica, dalla giustizia alla difesa, mostrando una sintonia istituzionale tra il capo dello Stato e la leader del Governo.
Il dossier Giustizia
La giustizia è il dossier che fa tremare il governo, dopo le polemiche sui casi Santanchè, Delmastro e La Russa che hanno acceso gli animi tra governo e magistratura e all’interno della maggioranza. Mattarella, che è anche il garante della magistratura, ha voluto sentire la voce di Meloni sulla riforma Nordio, che cambia le regole per pm e giudici, e sul concorso esterno in associazione mafiosa, che il ministro della Giustizia Carlo Nordio vorrebbe modificare. Il capo dello Stato ha chiesto alla premier se c’è spazio per un confronto con le toghe su alcuni punti del ddl. Meloni ha ribadito la sua determinazione a portare avanti la riforma, ma anche la sua volontà di non aprire una guerra con le toghe .
Il fronte della difesa
Sul fronte della difesa, Mattarella e Meloni hanno fatto il punto sulla situazione internazionale, con un occhio alla crisi ucraina e un altro al ruolo della Nato. Meloni ha raccontato al capo dello Stato come è andato il vertice Nato di Vilnius, dove ha difeso l’unità dell’Alleanza nel sostenere l’Ucraina ma ha anche chiesto più attenzione al fianco Sud dell’Europa. Probabile che abbia anche annunciato a Mattarella l’invito ricevuto alla Casa Bianca dal presidente Joe Biden per il 27 luglio.
L’incontro tra Mattarella e Meloni ha dimostrato il clima di collaborazione istituzionale tra il Quirinale e Palazzo Chigi, nonostante le difficoltà che il governo deve affrontare. Meloni ha rassicurato Mattarella sulla volontà di garantire una stabilità politica fino alla legge di bilancio, senza scossoni né cambiamenti nella squadra di governo.