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Meloni ad Atreju: “L’Italia è un modello, ce la faremo”

15 Dic 2024 - Italia

Dal palco di Atreju, la Premier ripercorre le rinascite storiche dell’Italia e rivendica i risultati del governo: lavoro, sanità e lotta all’immigrazione clandestina.

Meloni ad Atreju: “L’Italia è un modello, ce la faremo”

Dal palco dell’edizione 2024 di Atreju, Giorgia Meloni ha tracciato un quadro del percorso storico e culturale italiano, intrecciandolo con i temi più attuali dell’agenda politica del suo governo. Con un richiamo all’identità nazionale e alle sfide che il Paese ha affrontato e superato, Meloni ha ribadito il suo messaggio: l’Italia, nonostante le difficoltà, è un esempio di resilienza e determinazione.

Un filo rosso che attraversa la storia italiana

Meloni ha esordito con una riflessione sulla ciclicità della storia italiana, segnata da cadute rovinose e straordinarie rinascite. Ha citato il Medioevo e il Rinascimento, epoche in cui l’Italia è passata da periodi di crisi a momenti di straordinario splendore. Ha poi proseguito con il Risorgimento, definendo i protagonisti di quel movimento “ragazzi straordinari”, capaci di costruire l’unità del Paese in un mondo che spesso restava a guardare.

La narrazione si è poi spostata sulle ricostruzioni successive al totalitarismo e alle macerie della Seconda guerra mondiale, fino ai giorni nostri. “Ci siamo rialzati mille volte”, ha detto la Presidente del Consiglio, lanciando un messaggio di speranza e fiducia nel futuro.

Un governo compatto e coeso

Nel cuore del suo discorso, Meloni ha voluto rassicurare sulla solidità della maggioranza di governo: “Noi arriveremo compatti alla fine del governo e oltre”. Pur riconoscendo che il confronto interno sia naturale e sano, ha sottolineato che la priorità resta sempre l’interesse della nazione. “Chi spera che qualcuno metta il nostro destino prima della nazione resterà deluso”, ha affermato, ribadendo il suo impegno a governare per tutti gli italiani.

Italia modello e rinascita della fiducia

Uno dei passaggi centrali del discorso è stato dedicato al cambiamento dell’immagine dell’Italia a livello internazionale: “Da osservato speciale, l’Italia è diventata un modello”. Meloni ha attribuito questo risultato non solo all’azione del governo, ma anche agli italiani stessi, esortandoli a riscoprire fiducia nelle proprie capacità.

“Il benaltrismo e il tafazzismo sono i principali nemici dell’Italia”, ha dichiarato, definendo il suo mandato come una sfida personale per ricostruire la fiducia tra cittadini e istituzioni.

Immigrazione e lotta alla criminalità organizzata

Un tema particolarmente sentito è stato quello dell’immigrazione, con un riferimento diretto alla recente vicenda delle sentenze che hanno riportato in Italia migranti inizialmente trasferiti in Albania. Meloni ha difeso con forza il protocollo siglato con Tirana, considerandolo un pilastro nella lotta alla tratta di esseri umani.

“Il protocollo con l’Albania è ciò che più temono i trafficanti,” ha detto, descrivendo i centri in Albania come una soluzione concreta per scoraggiare i flussi illegali e ridurre il potere delle organizzazioni criminali. “Chiedo a tutte le persone perbene di aiutarmi a combattere la mafia,” ha aggiunto.

Lavoro e Sanità: i numeri del governo

Rivendicando i risultati economici, Meloni ha dichiarato che il suo governo ha creato 850mila nuovi occupati in due anni, avvicinandosi simbolicamente al milione di posti di lavoro che fu uno dei cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi.

In tema di sanità, ha sottolineato l’importanza dell’investimento nel Fondo Sanitario Nazionale, portato a 136,5 miliardi di euro: “È il fondo più alto mai stanziato per la sanità pubblica,” ha ricordato, evidenziando che in due anni sono stati aggiunti 10 miliardi, rispetto ai 4 miliardi nei precedenti quattro anni.

Un messaggio di coerenza e fiducia

Concludendo il suo intervento, Giorgia Meloni ha lanciato un messaggio di coerenza e determinazione: “Ce la faremo, siamo italiani.” Il richiamo al valore della memoria storica è stato il filo conduttore del suo discorso: “Nessuno che non sa guardare indietro può avere la pretesa di andare avanti.”

Accolta da una standing ovation, Meloni ha voluto infondere nei presenti e nel Paese intero la consapevolezza di un’identità comune, capace di superare ogni difficoltà e di aspirare a un futuro migliore.

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