Meloni all’Onu: “Le crisi ci obbligano a scegliere”
23 Set 2024 - Italia
La premier ribadisce l'importanza del multilateralismo, della riforma del Consiglio di Sicurezza e promuove il Piano Mattei per un’Africa stabile e autonoma.
La crisi come opportunità: il multilateralismo e il ruolo dell’Italia secondo Giorgia Meloni
Viviamo un’epoca di crisi profonde e interconnesse, ma secondo la premier Giorgia Meloni, è proprio in questi momenti di difficoltà che emergono le opportunità per un cambiamento radicale. Il termine stesso “crisi”, derivante dal greco krisis, indica un momento di scelta e decisione, in cui le nazioni e gli individui sono chiamati a rivedere le proprie posizioni, prendere decisioni difficili e agire con determinazione.
Giorgia Meloni ha ribadito questa visione durante il suo intervento al Vertice del Futuro, nel contesto dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Di fronte a sfide globali come il cambiamento climatico, le disuguaglianze economiche e sociali, e le crisi geopolitiche, come l’invasione russa dell’Ucraina, Meloni ha sottolineato che nessun Paese può affrontare da solo tali problemi complessi. In quest’ottica, ha confermato l’impegno dell’Italia nel sostenere il multilateralismo, riconoscendo l’ONU come la piattaforma ideale dove ogni nazione ha voce e può contribuire a trovare soluzioni comuni.
La riforma del Consiglio di Sicurezza e la necessità di equità
Una delle questioni chiave affrontate da Meloni riguarda la necessità di riformare il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La premier ha chiarito che qualsiasi riforma deve basarsi su principi di uguaglianza, democrazia e rappresentatività, evitando la creazione di “nazioni di serie A e serie B”. Secondo Meloni, il sistema internazionale deve riflettere l’uguaglianza tra gli Stati, rispettando le diverse storie e peculiarità dei popoli, ma garantendo pari diritti a tutti i cittadini del mondo.
Il Piano Mattei per l’Africa: una visione di sviluppo e cooperazione
Uno degli aspetti più innovativi del discorso di Meloni riguarda il “Piano Mattei”, un progetto che mira a promuovere lo sviluppo sostenibile in Africa. L’approccio dell’Italia, secondo la premier, non è né paternalistico né caritatevole, ma si fonda sul rispetto reciproco e sulla competizione equa. L’obiettivo è garantire che i giovani africani non siano costretti a emigrare, ma possano trovare opportunità di crescita e stabilità nei loro Paesi. Questo modello di cooperazione, basato sul rispetto delle pari condizioni, mira a stabilizzare un continente spesso sottovalutato e a valorizzare il suo potenziale.