Meloni contro Conte: tra frecciatine e replica in Aula
25 Ott 2023 - Italia
La tensione sale in Aula tra Giorgia Meloni e l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la leader di Fratelli d’Italia che non risparmia pungenti attacchi all’avversario politico, soprattutto in vista del Consiglio Ue.
Meloni ha infatti evocato il famoso episodio del fuorionda di Conte con l’ex Cancelliera tedesca, Angela Merkel, definendolo come “il più basso punto di credibilità” dell’Italia all’estero. Ha quindi proseguito dicendo: “Non mi vedrete mai rappresentare l’Italia così, costi quel che costi”, suscitando l’applauso dei suoi sostenitori in Aula.
Il tema del salario minimo, prossimo punto all’ordine del giorno del governo, ha fatto scattare un’altra frecciatina da parte di Meloni: “Spero che Conte spieghi perché, durante i suoi tre anni al governo, non ha mai introdotto il salario minimo”, ha esclamato la leader, puntando il dito contro l’ipocrisia dei 5 Stelle che ora lo promuovono come bandiera.
Meloni non ha risparmiato nemmeno sul tema del superbonus, criticando la gestione economico-finanziaria dell’operazione.
La risposta di Conte non si è fatta attendere. L’ex presidente del Consiglio ha replicato affermando che il Movimento 5 Stelle ha sempre sostenuto l’approvazione del salario minimo, mentre Meloni ha sempre cercato di ostacolarlo. Ha poi rimproverato Meloni per la sua “stanza della propaganda”, accusandola di non tenere in considerazione le reali esigenze dei cittadini italiani.
La vera stoccata di Conte è arrivata quando ha paragonato la leader di Fratelli d’Italia all’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero: “Guardatevi allo specchio, non vedo Meloni, ma vedo la Fornero”, ha esclamato Conte, riferendosi alle politiche pensionistiche.
Conte ha concluso definendo il partito di Meloni come “Fratelli d’Imposta”, una chiara provocazione riferita al motto del partito.
Questo acceso scambio in Aula dimostra una volta di più quanto le tensioni politiche in Italia siano alte e quanto ogni occasione diventi terreno di scontro tra le parti avverse. Il dibattito, lungi dall’essere concluso, continuerà sicuramente a tener banco nelle prossime settimane.