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Mentre Aiuti Umanitari Attendono al Confine Egiziano, la Cina Chiede a Israele di fermare questa Guerra

15 Ott 2023 - Geopolitica

Mentre Aiuti Umanitari Attendono al Confine Egiziano, la Cina Chiede a Israele di fermare questa Guerra

In Egitto, un significativo incolonnamento di aiuti umanitari si sta formando alle porte di Gaza. Nella città di Arish, un lungo convoglio di camion carico di beni essenziali e medicine aspetta pazientemente di attraversare il valico di Rafah e fornire un necessario sollievo ai palestinesi.

Questi sforzi umanitari arrivano una settimana dopo l’aggressivo attacco di Hamas che ha devastato molte vite israeliane, scatenando una risposta severa da parte di Israele. Mentre Israele intensifica la sua risposta e chiede agli abitanti della Striscia di Gaza di evacuare, l’atmosfera nella regione diventa sempre più tesa.

Il panorama internazionale non è rimasto inerte. La Cina, emergendo come una voce critica, ha dichiarato che Israele ha superato i limiti dell’autodifesa. Essa ha chiesto un immediato ritorno al tavolo delle trattative e un’attenuazione della tensione. L’inviato cinese, Zhai Jun, si impegnerà personalmente nella prossima settimana per sostenere una tregua e stimolare le discussioni di pace, come riportato dalla CCTV.

Il valico di Rafah, punto cruciale tra Gaza e l’Egitto, è attualmente sigillato a causa degli incessanti bombardamenti sulla Striscia di Gaza. Questa situazione ha reso estremamente difficile, se non impossibile, sia l’entrata che l’uscita. Molti governi hanno esortato i loro cittadini binationals a raggiungere il confine, sperando in una breve riapertura.

La situazione a Gaza sta rapidamente degenerando. Israele persiste nel sottolineare il pericolo degli scudi umani utilizzati da Hamas, mentre all’interno della Striscia, il panico aumenta tra i residenti, metà dei quali sono stati chiamati a evacuare.

Negli Stati Uniti, un secondo gruppo di portaerei viene dispiegato nel Mediterraneo orientale, non per intervenire, ma piuttosto come deterrente per l’Iran e Hezbollah.

Intanto, l’Unione Europea si sta mobilitando per un’azione collettiva. Una riunione straordinaria dei leader dell’UE si terrà martedì per discutere delle potenziali ramificazioni del conflitto, che vanno dal rischio di attacchi terroristici all’aumento dei flussi migratori verso l’Europa.

La tensione si riflette anche nelle dichiarazioni dell’Iran, che minaccia una risposta diretta se Israele continua con le sue operazioni a Gaza.

Con il mondo che guarda con crescente preoccupazione, la Russia ha chiesto una votazione dell’ONU per una risoluzione che chiede un cessate il fuoco umanitario. Solo il tempo dirà se la comunità internazionale sarà in grado di mediare e portare pace nella regione travagliata.

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