Meta si riallinea a Trump: Joel Kaplan prende il posto di Nick Clegg ai vertici
3 Gen 2025 - USA
Cambio ai vertici di Meta: l’ex lobbista repubblicano Joel Kaplan sostituisce Nick Clegg. Un segnale di apertura verso l’amministrazione Trump e il Congresso a guida conservatrice.
Un cambio ai vertici che fa discutere
Meta, il colosso tecnologico di Mark Zuckerberg, ha annunciato un avvicendamento significativo ai vertici dei suoi affari globali: Nick Clegg, ex vice primo ministro britannico e presidente degli affari globali dell’azienda dal 2018, lascerà il suo ruolo. A sostituirlo sarà Joel Kaplan, figura di spicco nel Partito Repubblicano, già vice capo dello staff della Casa Bianca durante l’amministrazione di George W. Bush e vicino al presidente eletto Donald Trump.
Il ruolo strategico di Kaplan
Joel Kaplan è noto per la sua capacità di navigare nei meandri della politica americana e per essere un lobbista straordinariamente efficace. La sua nomina arriva in un momento in cui Meta si trova sotto il fuoco incrociato del Partito Repubblicano, che accusa le piattaforme di social media di aver censurato sistematicamente il dibattito conservatore negli anni recenti. Kaplan, grazie alla sua esperienza e alle sue connessioni nell’establishment repubblicano, potrebbe rappresentare una svolta nelle politiche aziendali di Meta, segnando un riavvicinamento con l’amministrazione Trump.
L’annuncio di Clegg e il contesto politico
Nick Clegg, con un post su Facebook, ha comunicato che passerà i prossimi mesi a preparare la transizione prima di intraprendere “nuove avventure”. Ha elogiato Kaplan, definendolo una figura capace di portare avanti il lavoro con competenza e integrità. Tuttavia, questo cambio ai vertici non può essere letto senza considerare l’imminente ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e la probabile presa di controllo repubblicana del Congresso.
Le piattaforme tecnologiche, tra cui Meta, sono sotto pressione per rispondere alle critiche dei conservatori. Non va dimenticato che Trump stesso ha minacciato azioni legali contro Zuckerberg, sottolineando come la censura delle voci di destra non sarà tollerata durante il suo mandato.
Meta pronta a un cambio di direzione?
Kaplan, già al centro di polemiche interne a Meta per il suo coinvolgimento in decisioni politiche favorevoli alla destra, potrebbe portare l’azienda a rivedere le sue politiche di moderazione dei contenuti, spesso accusate di penalizzare il dibattito conservatore. Questo cambiamento potrebbe riflettersi anche nelle relazioni di Meta con i regolatori, segnando una nuova fase nei rapporti tra i giganti tecnologici e l’amministrazione Trump.
Uno scenario da tenere d’occhio
Con Kaplan al timone degli affari globali, Meta potrebbe diventare un alleato strategico per l’amministrazione repubblicana, in un contesto geopolitico e tecnologico sempre più complesso. La sua nomina, letta alla luce del ritorno di Trump, rappresenta un segnale chiaro: i giganti tecnologici stanno iniziando a riconoscere il potere del movimento conservatore e a prepararsi per una nuova era di rapporti con Washington.