Milano ostaggio dei maranza: Viviani salva coppia da un’aggressione in Duomo
13 Gen 2025 - Italia
Un tentativo di rapina sventato dall'inviato de Le Iene. Cresce l’allarme sicurezza: i maranza dilagano nel cuore della città, tra indifferenza e senso di impunità.
Milano e la piaga dei maranza: delinquenti senza freni che seminano insicurezza
L’episodio accaduto domenica pomeriggio nei pressi del Duomo di Milano è solo l’ultimo di una lunga serie di eventi che mostrano come la microcriminalità legata ai cosiddetti “maranza” stia trasformando la città in un luogo sempre meno sicuro. Questa volta tre giovani hanno tentato di rapinare una coppia che passeggiava tranquillamente, in pieno giorno e sotto gli occhi di decine di persone. Solo l’intervento coraggioso di Matteo Viviani, inviato del programma televisivo Le Iene, ha evitato il peggio.
Il fenomeno dei maranza: criminali senza scrupoli
Questo episodio è emblematico di un problema che non riguarda più solo le periferie, ma anche il cuore pulsante di Milano. I cosiddetti “maranza”, spesso giovani con una storia di illegalità alle spalle, agiscono indisturbati, sicuri dell’impunità. Non si tratta di vittime del sistema o di ragazzi da recuperare: questi individui sono criminali che scelgono deliberatamente di delinquere, rappresentando una piaga sociale che dilaga senza controllo.
Un caso simbolico di questo fenomeno è la recente vicenda di Ramy, il giovane morto tragicamente dopo essere fuggito da un posto di blocco della polizia. Invece di fermarsi, Ramy ha scelto di mettere in pericolo non solo la sua vita, ma anche quella di chi si trovava per strada. Questo episodio, seppur conclusosi in tragedia, evidenzia un comportamento irresponsabile e sfrontato, tipico di chi pensa di poter vivere al di sopra delle regole.
Quando la criminalità arriva nel cuore della città
L’episodio che ha visto protagonista Viviani è accaduto in una delle zone più frequentate e sorvegliate di Milano, piazza Duomo, un luogo simbolo della città. Nonostante la presenza di militari e telecamere, tre giovani hanno avuto il coraggio di accerchiare una coppia e cercare di rapinarla, dimostrando un livello di spregiudicatezza che non può essere tollerato.
Viviani ha agito con intelligenza e sangue freddo, riuscendo a disorientare i tre e salvare la coppia. Tuttavia, ciò che lascia perplessi è la totale indifferenza degli altri passanti, adulti che hanno preferito voltarsi dall’altra parte. Questo atteggiamento passivo è una delle cause che alimentano il senso di impunità dei maranza, rafforzandone la convinzione di poter agire senza conseguenze.
Il ruolo delle istituzioni e della società civile
Milano non può più permettersi di ignorare questa situazione. Le istituzioni devono adottare una politica di tolleranza zero verso questi comportamenti, rafforzando la presenza delle forze dell’ordine nelle aree più a rischio e prevedendo pene severe per chi si rende protagonista di episodi di microcriminalità. Ma non basta. Serve un cambiamento culturale, che coinvolga anche i cittadini, affinché ciascuno si senta responsabile della sicurezza della propria città.
L’appello di Viviani è chiaro: non possiamo più girarci dall’altra parte. Ogni cittadino ha il dovere morale di intervenire, anche solo segnalando alle autorità situazioni sospette. Milano ha bisogno di recuperare il suo senso di comunità, un valore che sembra essersi perso in una società sempre più individualista.
I maranza non sono vittime, ma una piaga che sta dilagando e che deve essere fermata. La loro presenza, ormai radicata in molte aree di Milano, rappresenta una minaccia per la sicurezza di tutti. Non possiamo più ignorare questa realtà. È tempo di agire, con fermezza e unità, per restituire Milano ai suoi cittadini onesti e per costruire una città sicura per le generazioni future.