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Morte di Armita Geravand: L’Indignazione Cresce in Iran

28 Ott 2023 - Mondo

Morte di Armita Geravand: L’Indignazione Cresce in Iran

Armita Geravand, la giovane 16enne che era finita in coma quasi un mese fa dopo un alterco con la sorveglianza della metropolitana di Teheran, è deceduta, secondo quanto riferito dai media locali. La sua presunta colpa? Non indossare il velo, elemento obbligatorio per le donne in molte parti dell’Iran.

Il tragico evento risale all’1 ottobre quando, secondo le fonti, Geravand avrebbe avuto un diverbio con una sorvegliante della metropolitana per non aver indossato il velo. Durante questa alterazione, la giovane avrebbe subito un trauma cranico, risultando in un coma dal quale, purtroppo, non si è più risvegliata.

Il 23 ottobre, in un momento di dolore indicibile, il padre di Armita aveva condiviso con il mondo la devastante notizia che il cervello di sua figlia non mostrava segni di attività, dichiarando che “il cervello di Armita in questo momento non funziona e non c’è speranza per la sua guarigione”.

L’incidente, e ora la morte di Geravand, ha scatenato un’ondata di indignazione, non solo in Iran ma anche a livello internazionale. L’attenzione si è concentrata sulle norme restrittive riguardo l’abbigliamento femminile in Iran e sulle potenziali conseguenze di tali regole.

Il governo di Teheran, evidentemente sotto pressione, ha rilasciato una dichiarazione contraddittoria, negando la versione degli eventi che circolava, anche grazie ai filmati che mostrano la violenta aggressione, e sostenendo che la giovane fosse svenuta a causa di un calo di pressione.

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