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Mosca contro Mattarella: nuove tensioni diplomatiche

17 Feb 2025 - Mondo

Dopo le dure parole del Presidente italiano, la Russia risponde con accuse e minacce di conseguenze. Intanto, cresce l'ombra degli attacchi hacker filorussi.

Mosca contro Mattarella: nuove tensioni diplomatiche

Nuovo affondo di Mosca contro Mattarella

Il confronto diplomatico tra Roma e Mosca si inasprisce ulteriormente. Dopo il celebre discorso in cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha paragonato la Russia al Terzo Reich, la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, è tornata all’attacco durante la trasmissione televisiva ‘Serata con Vladimir Solovyov’. Riprendendo le accuse già avanzate, ha ribadito che queste dichiarazioni sono “blasfeme” e “storicamente infondate” e che “non resteranno senza conseguenze”.

Le accuse di Zakharova e il richiamo alla storia

Zakharova ha messo in luce come l’Italia, storicamente, abbia fatto parte del blocco che attaccò l’Unione Sovietica durante la Seconda Guerra Mondiale, accusando Mattarella di offendere la memoria dei caduti russi nell’anno dell’80° anniversario della vittoria sull’Asse. Un ulteriore elemento di critica è la notizia, fatta trapelare dalla stessa portavoce, di una presunta petizione italiana di scuse indirizzata ai cittadini russi per le “indegne” parole del Capo dello Stato. Benché manchino conferme ufficiali su questa petizione, è evidente il tentativo di Mosca di sottolineare un’ipotetica divisione interna all’Italia, tra chi appoggia la posizione dura contro la Russia e chi invece auspicherebbe un atteggiamento più cauto e dialogante.

Gli attacchi hacker filorussi

Come se non bastasse, in queste ore alcuni siti di aeroporti, di trasporto pubblico e istituti finanziari italiani hanno subìto attacchi hacker di tipo DDoS rivendicati da gruppi filorussi. L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale ha rassicurato che gli effetti sono stati nulli, grazie a pronte misure di contenimento. Tuttavia, la scelta di prendere di mira infrastrutture strategiche conferma la volontà di Mosca o dei suoi alleati di colpire simbolicamente il nostro Paese, reo di mantenere una linea politica filo-ucraina e di critica verso la Russia.

L’Italia tra la ricerca di pace di Trump e Putin

In questo contesto di crescente ostilità, si registra un cambiamento di scenario internazionale: un ritrovato dialogo tra Donald Trump e Vladimir Putin sembrerebbe aprire, almeno nelle intenzioni, nuovi spiragli per un accordo che ponga fine al conflitto. Alcuni osservatori sostengono che un’eventuale intesa tra l’ex Presidente degli Stati Uniti e il leader del Cremlino potrebbe favorire uno spiraglio negoziale, laddove la precedente amministrazione Biden era invece fortemente schierata su posizioni anti-russe.

Il ruolo del governo Meloni come ponte tra USA ed Europa

Il governo italiano, guidato da Giorgia Meloni, sta cercando di accreditarsi come mediatore in questa delicata fase. Pur mantenendo una linea di sostegno all’Ucraina, Palazzo Chigi sta inviando segnali di apertura a chiunque cerchi di favorire un cessate il fuoco, convinto che la nuova dinamica diplomatica possa rendere l’Italia un partner indispensabile per l’Europa e gli Stati Uniti. In sostanza, Roma intende ritagliarsi un ruolo di primo piano nei futuri negoziati, tentando di conciliare l’appartenenza all’asse euro-atlantico con la necessità di costruire ponti capaci di favorire un accordo di pace duraturo.

Le parole di Mattarella e la retorica “dell’era Biden”

Tuttavia, mentre Meloni cerca di disegnare un’immagine dell’Italia come soggetto costruttore di dialogo, le parole di Mattarella sul paragone tra Russia e Terzo Reich suonano come un retaggio di quella fase in cui l’amministrazione Biden portava avanti una linea decisamente rigida e anti-russa. A Mosca, il discorso del Presidente italiano è visto come una chiusura netta, contraria al vento di possibili trattative che si sta levando su altri fronti internazionali.

Uno scontro senza segnali di immediata distensione

Tra rinnovati dialoghi internazionali e vecchie diffidenze, lo scontro verbale tra Roma e Mosca non pare destinato a concludersi nel breve periodo. Se da un lato il governo italiano lavora per proporsi come anello di congiunzione tra l’Europa e gli Stati Uniti nella ricerca di una soluzione diplomatica, dall’altro le posizioni espresse da Mattarella continuano a inasprire la frattura con il Cremlino. Rimane da capire se il nuovo clima di possibile intesa tra Trump e Putin potrà concretizzarsi al punto da coinvolgere pienamente l’Italia in un processo di pace. Per ora, le tensioni con Mosca restano elevate, e la strada verso un compromesso che ponga fine al conflitto in Ucraina sembra ancora lunga e irta di ostacoli.

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