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Netanyahu a Washington: Arresti e Proteste al Campidoglio alla Vigilia del Suo Arrivo

24 Lug 2024 - USA

Manifestanti arrestati all'interno del Campidoglio mentre la visita del primo ministro israeliano solleva tensioni e polemiche.

Netanyahu a Washington: Arresti e Proteste al Campidoglio alla Vigilia del Suo Arrivo

Proteste e Arresti al Campidoglio

Ieri, diversi manifestanti sono stati arrestati all’interno di un edificio che ospita uffici del Campidoglio degli Stati Uniti, a solo un giorno dall’arrivo del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington per parlare a una sessione congiunta del Congresso. La polizia del Campidoglio ha riferito che i manifestanti erano entrati legalmente nella Cannon House, parte del complesso del Campidoglio. Tuttavia, le proteste all’interno dell’edificio non sono consentite e, di conseguenza, ai manifestanti è stato chiesto di porre fine alla loro azione.

Motivazioni della Protesta

Nonostante l’ordine della polizia, i manifestanti hanno continuato la loro protesta, costringendo le forze dell’ordine a intervenire per sgomberare l’edificio. La protesta è stata organizzata dal gruppo di attivisti Jewish Voice for Peace, che ha criticato duramente le politiche statunitensi riguardo al conflitto in Gaza. “Siamo qui nell’edificio dove negli ultimi nove mesi e mezzo i membri del Congresso hanno deciso più e più volte di inviare le bombe usate per commettere un genocidio”, ha dichiarato l’organizzazione sulla piattaforma social X.

Contesto della Visita di Netanyahu

La visita di Netanyahu a Washington avviene in un momento politicamente turbolento per gli Stati Uniti, soprattutto dopo il ritiro di Joe Biden dalla corsa presidenziale. La visita del primo ministro israeliano dovrebbe riportare l’attenzione sul conflitto a Gaza. Netanyahu sarà accompagnato dai parenti degli ostaggi catturati durante gli attacchi del 7 ottobre da parte del gruppo militante palestinese Hamas. Sono previsti colloqui sia con Biden che con il candidato presidenziale repubblicano Donald Trump, nonché un incontro con la vicepresidente Kamala Harris, possibile candidata alla presidenza per il 2024.

Dichiarazioni del Dipartimento di Stato

Nel frattempo, Matthew Miller, portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, ha dichiarato che Hamas non potrà avere alcun ruolo nel governo della Striscia di Gaza dopo la fine della guerra con Israele. “Hamas è un’organizzazione terroristica da molto tempo. Ha le mani sporche di sangue di civili innocenti, sia israeliani che palestinesi”, ha affermato Miller durante una conferenza stampa, sottolineando la necessità che l’Autorità Palestinese governi una Gaza e una Cisgiordania unificate.

Accordo Tra Fazioni Palestinesi

Recentemente, 15 fazioni palestinesi, tra cui Fatah e Hamas, hanno raggiunto un accordo per la formazione di un governo di unità nazionale. Tuttavia, il portavoce del Dipartimento di Stato ha ribadito che questo accordo non avrà alcun impatto sui negoziati per un cessate il fuoco e ha espresso scetticismo sul coinvolgimento di Hamas nel futuro governo di Gaza. I firmatari dell’accordo hanno espresso il desiderio di creare uno Stato palestinese con Gerusalemme Est come capitale e hanno condannato gli insediamenti israeliani in Cisgiordania e Gerusalemme Est, chiedendo la fine del blocco di Gaza e la fornitura di aiuti umanitari.

Prospettive Future

La visita di Netanyahu e le dichiarazioni del Dipartimento di Stato mettono in evidenza le complesse dinamiche politiche e diplomatiche che caratterizzano il conflitto israelo-palestinese. Mentre gli sforzi per un cessate il fuoco continuano, la situazione rimane tesa e incerta, con molte questioni ancora irrisolte.

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