Netanyahu annuncia avanzamento ‘metodico’ in Gaza: cresce la tensione mentre le vittime aumentano.
30 Ott 2023 - Mondo
Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato che l’esercito del paese sta procedendo “in modo metodico” all’interno della Striscia di Gaza. In un’apertura drammatica alla riunione del governo, ha detto: “Le forze israeliane hanno ampliato l’ingresso terrestre nella Striscia di Gaza, facendolo con fasi misurate e molto potente e muovendosi metodicamente passo dopo passo.”
Le dichiarazioni del premier giungono in un momento di tensioni crescenti nella regione. Netanyahu ha parlato di una lotta per un “futuro di speranza e promessa”, contrapponendolo alla “tirannia e al terrore” e ha definito l’attacco di Hamas contro Israele come un “punto di svolta”. Nonostante le crescenti pressioni internazionali per un cessate il fuoco, Netanyahu ha paragonato la situazione alla risposta degli Stati Uniti dopo il bombardamento di Pearl Harbor e l’attacco terroristico dell’11 settembre, suggerendo che Israele non accetterà facilmente un cessate il fuoco.
Un punto luce in mezzo alla crescente oscurità è stata la recente liberazione della soldatessa Ori Megidish, rapita da Hamas all’inizio del mese. Questo atto è stato accolto con elogio da Netanyahu, che ha sottolineato l’importanza di questo gesto e il continuo impegno di Israele per la liberazione di tutti gli ostaggi.
Tuttavia, mentre alcune ostilità si attenuano, altre si acutizzano. La campagna terrestre di Israele nella Striscia di Gaza sta vedendo intensi combattimenti e, come ha sottolineato il ministro della Difesa Yoav Gallant, non sarà “una guerra breve o facile”.
Il bilancio delle vittime continua a salire. L’ultimo rapporto proveniente dalla Striscia di Gaza suggerisce che oltre 8.000 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani, di cui 3.457 bambini. Questi numeri, se confermati, rappresenterebbero una tragedia umanitaria di enormi proporzioni.
Nel frattempo, i negoziati per il rilascio degli ostaggi sono giunti a un vicolo cieco, con Hamas che chiede carburante in cambio e Israele, sostenuta dagli Stati Uniti e da altri paesi, che chiede il rilascio di un numero maggiore di ostaggi.
La situazione in Cisgiordania è altrettanto tesa. Raid e operazioni militari hanno visto la morte di diversi palestinesi, tra cui leader della Jihad islamica. La comunità internazionale sta cercando di intervenire, con l’ONU che sta inviando aiuti umanitari a Gaza.
Con il conflitto che mostra pochi segni di rallentamento e con crescenti tensioni in tutto il Medio Oriente, il mondo osserva con preoccupazione, sperando in una soluzione pacifica e duratura.