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Netanyahu avverte gli Houthi: “Faranno la fine di Hamas e Hezbollah”

26 Dic 2024 - 1, Medio Oriente

Israele risponde agli attacchi missilistici degli Houthi con raid mirati in Yemen. Netanyahu promette di intensificare l'offensiva per neutralizzare la minaccia sostenuta dall'Iran.

Netanyahu avverte gli Houthi: “Faranno la fine di Hamas e Hezbollah”

Durante la cerimonia per l’accensione della prima candela di Hanukkah a Gerusalemme, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha inviato un chiaro messaggio agli Houthi dello Yemen, paragonandoli ai nemici storici di Israele, Hamas e Hezbollah, già colpiti duramente dalle operazioni israeliane.

Il messaggio di Netanyahu

“Come i Maccabei di allora, anche oggi ci difendiamo dagli oppressori e da chi cerca di annientarci. Gli Houthi impareranno ciò che Hamas, Hezbollah, il regime di Assad e altri hanno già appreso: Israele non tollererà minacce esistenziali e agirà con determinazione per proteggere la propria sicurezza,” ha dichiarato Netanyahu. Parole che riecheggiano il determinato approccio israeliano nel fronteggiare le minacce che si estendono oltre i propri confini.

Escalation dei lanci missilistici dallo Yemen

Il monito arriva al culmine di una settimana segnata da cinque attacchi missilistici lanciati dagli Houthi dallo Yemen contro Israele. L’ultimo missile, intercettato dalle forze di difesa israeliane (IDF) prima di entrare nello spazio aereo israeliano, ha fatto scattare l’allarme antiaereo nel centro e nel sud del Paese. Sebbene i frammenti del missile abbattuto non abbiano causato danni diretti, si segnalano nove feriti tra i civili, in fuga verso i rifugi.

Gli Houthi, sostenuti dall’Iran, hanno rivendicato questi attacchi come una risposta all’operazione militare israeliana su Gaza, descrivendoli come un “sostegno al popolo palestinese.” Il portavoce Yahya Saree ha avvertito che gli attacchi continueranno “fino a quando non terminerà l’assedio su Gaza.”

La risposta israeliana: raid e intensificazione delle operazioni

Israele non è rimasto a guardare. Secondo quanto riportato da fonti militari, l’aviazione israeliana ha già effettuato tre raid aerei contro obiettivi Houthi nello Yemen, colpendo infrastrutture strategiche utilizzate per scopi militari, tra cui porti e centrali elettriche. Il comandante dell’Aeronautica, Tomer Bar, ha dichiarato che l’intensità delle operazioni aumenterà finché non sarà neutralizzata la minaccia rappresentata dai ribelli yemeniti.

Capacità militari degli Houthi e risposta israeliana

Gli Houthi possiedono un arsenale avanzato di missili balistici e droni d’attacco, molti dei quali forniti dall’Iran. Le loro capacità includono sistemi di lancio mobile e missili antinave, utilizzati per minacciare sia Israele che le rotte commerciali nel Mar Rosso.

Le IDF, d’altra parte, si affidano a un sistema di difesa multilivello, che include la Cupola di Ferro per intercettare razzi a corto raggio, il sistema David’s Sling contro missili balistici a medio raggio e il sistema Arrow per minacce a lungo raggio. Queste difese sono state messe alla prova nell’ultima settimana e si sono dimostrate altamente efficaci nel proteggere la popolazione israeliana.

Parallelamente agli attacchi aerei, Israele sta conducendo operazioni di intelligence per individuare e neutralizzare le reti logistiche degli Houthi, prevenendo ulteriori lanci missilistici. Gli analisti militari prevedono un aumento della pressione israeliana con attacchi mirati alle infrastrutture di comando e controllo degli Houthi.

Uno scenario regionale in fermento

Questa escalation non può essere isolata dal contesto geopolitico più ampio. Gli Houthi, considerati una pedina di Teheran nel gioco di potere mediorientale, mirano non solo a colpire Israele, ma anche a destabilizzare la navigazione nel Mar Rosso, una delle arterie strategiche per il commercio internazionale. L’alleanza tra i ribelli yemeniti e l’Iran rappresenta una sfida non solo per Israele, ma per l’intera stabilità della regione.

Netanyahu ha ribadito che Israele non arretrerà: “Se necessario, la nostra risposta sarà dura e decisa. Come già accaduto in passato, chi minaccia Israele imparerà a proprie spese che la nostra forza e determinazione non vacillano.”

Una sfida per l’Occidente

Questo nuovo fronte di conflitto solleva interrogativi per gli alleati occidentali di Israele. La capacità degli Houthi di colpire obiettivi lontani sottolinea l’importanza di un approccio coeso nella lotta contro le minacce transnazionali. Il sostegno iraniano a questi gruppi terroristici continua a rappresentare un nodo cruciale nelle dinamiche mediorientali, con ripercussioni che si estendono ben oltre i confini regionali.

Israele si prepara dunque a un confronto prolungato, inviando un segnale chiaro ai suoi nemici: nessuna aggressione rimarrà senza risposta.

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