Netanyahu Avvia Scambio di Prigionieri per la Pace
24 Nov 2023 - Geopolitica
Secondo Qaddura Fares, presidente della commissione per gli Affari dei prigionieri palestinesi, intervistato dall’ANSA, la tregua avviata oggi nella Striscia di Gaza prevede uno scambio di prigionieri che potrebbe portare alla liberazione fino a cento ostaggi nelle mani dei miliziani, in cambio della scarcerazione di trecento palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. Fares esprime convinzione che nei primi giorni di tregua seguiranno diverse fasi che porteranno al rilascio graduale di tutti gli ostaggi, ponendo fine alla guerra entro un mese.
Fares attribuisce la decisione di Netanyahu a tre fattori principali: la pressione esercitata dai familiari degli ostaggi, l’intervento politico degli Stati Uniti e gli insuccessi militari di Israele sul campo. Inoltre, Fares esclude l’interferenza della Corte suprema israeliana nelle decisioni del governo riguardo la scarcerazione dei detenuti palestinesi, citando il precedente del caso Shalit.
Il governo dell’Anp nella West Bank, rappresentato da Fares, si dice pronto a collaborare per un ulteriore rilascio di detenuti palestinesi. Fares sottolinea l’importanza di un progetto per uno Stato palestinese e la necessità di un dialogo interno, incluso Hamas, attraverso un processo di stabilizzazione. L’obiettivo è quello di promuovere uno sviluppo politico e sociale nei Territori Palestinesi e di prepararsi per future elezioni.
La situazione a Gaza rimane incerta riguardo al futuro governo della Striscia. Fares afferma che il suo governo è pronto a prendere il controllo, ma solo nell’ambito di un progetto per uno Stato palestinese, rifiutando di agire come sostituto delle forze israeliane. La visione è quella di una Gaza governata esclusivamente dai palestinesi, all’interno di un contesto di sviluppo e stabilizzazione politica e sociale.