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Netanyahu: “La guerra finirà solo con la distruzione di Hamas”

7 Feb 2024 - Mondo

Netanyahu: “La guerra finirà solo con la distruzione di Hamas”

Il Primo Ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha rifiutato l’idea di una tregua proposta da Hamas, dichiarando che Israele proseguirà le operazioni militari nella Striscia di Gaza fino alla “distruzione totale” della fazione islamica. Questa dichiarazione arriva in un momento di tensione crescente, con l’esercito israeliano che riceve ordini di avanzare verso Rafah, al confine sud della Striscia con l’Egitto, una zona già segnata dalla presenza di centinaia di migliaia di sfollati.

Le Preoccupazioni Internazionali

L’annuncio di Netanyahu ha sollevato immediatamente preoccupazioni a livello internazionale. Il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha avvertito che un attacco a Rafah potrebbe “aumentare esponenzialmente quello che è già un incubo umanitario”, con potenziali conseguenze incalcolabili per la regione. Anche il Segretario di Stato USA, Antony Blinken, durante un incontro con Netanyahu, ha espresso preoccupazione per azioni che potrebbero “infiammare ulteriormente le tensioni”, sottolineando l’importanza di proteggere i civili in qualsiasi operazione militare a Rafah.

La Posizione di Israele

Netanyahu, dopo l’incontro con Blinken, ha ribadito la sua convinzione che solo una “vittoria totale” possa garantire la sicurezza di Israele, escludendo la possibilità di un controllo civile di Gaza da parte dell’Autorità Nazionale Palestinese di Abu Mazen. Ha inoltre sottolineato il diritto di Israele di entrare nella Striscia per motivi di sicurezza anche dopo il conflitto, paragonando l’efficacia dell’azione militare israeliana a quella degli Stati Uniti a Mosul, evidenziando la sfida rappresentata dalle infrastrutture militari sotterranee di Gaza.

La Reazione di Hamas

Hamas ha risposto alle dichiarazioni di Netanyahu accusandolo di voler “portare avanti il conflitto nella regione” e di mirare a un “genocidio”. La trattativa per un cessate il fuoco, mediata da USA, Qatar ed Egitto, sembra ora in stallo, con Blinken che ammette la necessità di “molto lavoro” per raggiungere un accordo sugli ostaggi.

La Situazione Umanitaria e le Prospettive Future

La guerra, giunta al suo 124esimo giorno, vede Israele intensificare le operazioni a sud di Gaza, in particolare a Khan Yunis, dove è stato scoperto un tunnel utilizzato dalla dirigenza di Hamas. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, temendo le ripercussioni di un possibile attacco di terra a Rafah e le conseguenze umanitarie di un conflitto che sembra lontano dal trovare una soluzione pacifica.

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