Netanyahu Rifiuta lo Stato Palestinese: Tensioni Internazionali Crescono
19 Feb 2024 - Mondo
La Posizione di Netanyahu
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha chiesto al governo di respingere “ogni tentativo di imporre ad Israele in maniera unilaterale uno Stato palestinese”. Netanyahu ha sottolineato l’opposizione di Israele ad ogni “diktat internazionale”, ribadendo che un eventuale accordo con i palestinesi deve emergere da trattative bilaterali. Ha inoltre affermato che “un riconoscimento unilaterale dello Stato palestinese, dopo il massacro del 7 ottobre, elargirebbe un premio enorme al terrorismo ed impedirebbe qualsiasi accordo di pace in futuro”. Questa posizione ha ricevuto il sostegno dei ministri del partito centrista guidato da Benny Gantz, inviando un messaggio chiaro a Europa e Stati Uniti.
Le Reazioni Internazionali
Sul fronte internazionale, si sono registrate diverse reazioni. Un colloquio tra Emmanuel Macron e Abdel Fattah al Sisi ha visto i presidenti di Francia ed Egitto esprimere la loro “ferma opposizione” ad un’offensiva israeliana a Rafah e a “qualsiasi spostamento forzato” di civili. Tuttavia, è stato lo scontro verbale tra Israele e Brasile a dominare le cronache, con il presidente brasiliano Lula che ha descritto gli eventi nella Striscia di Gaza come “non una guerra, ma un genocidio”, paragonandoli alle azioni di Hitler contro gli ebrei. Netanyahu ha risposto a queste dichiarazioni, definendole “vergognose e gravi”, e le ha interpretate come un tentativo di colpire il popolo ebraico e il diritto di Israele alla difesa.
La Situazione Umanitaria a Khan Yunis
A Khan Yunis, la situazione umanitaria rimane critica, con l’ospedale di Nasser sotto assedio. Secondo gli israeliani, l’ospedale è un covo di terroristi, ma l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha denunciato una situazione disperata, con la struttura “non più funzionante dopo l’assedio e i raid” e “200 pazienti” ancora all’interno. Tedros Ghebreyesus ha aggiunto che al team dell’OMS non è stato consentito l’accesso.
La complessità delle posizioni e delle reazioni internazionali evidenzia la difficoltà di trovare una soluzione pacifica e duratura al conflitto israelo-palestinese, con Netanyahu che rimane fermo sulla sua posizione contro la creazione unilaterale di uno Stato palestinese.