Netanyahu Sfida Erdogan: ‘Sostiene Hamas Non Ci Predichi Morale’
16 Nov 2023 - Mondo
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato una dura critica al presidente turco Recep Tayyip Erdogan, accusandolo di sostenere Hamas, un’organizzazione considerata terroristica da Israele. Durante una conversazione con il reverendo Franklin Graham, presidente e amministratore delegato dell’organizzazione Samaritan’s Purse, Netanyahu ha rinfacciato a Erdogan di aver bombardato villaggi turchi all’interno dei confini della Turchia, rifiutando categoricamente di accettare “prediche di moralità” da parte sua.
Le dichiarazioni di Netanyahu arrivano in un momento di crescente tensione tra Israele e Turchia, con Erdogan che ha recentemente definito Israele uno “stato terrorista”. Questa escalation verbale mette in luce le profonde divisioni e le reciproche accuse tra i due leader.
Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, ha rafforzato la posizione di Netanyahu, sottolineando che coloro che “ospitano gli arciterroristi e incoraggiano le organizzazioni terroristiche” non dovrebbero predicare la moralità a Israele. Queste dichiarazioni evidenziano la ferma opposizione di Israele nei confronti di qualsiasi forma di sostegno a gruppi che considera terroristici.
Netanyahu ha inoltre accusato Erdogan di distorcere la realtà e di schierarsi “dalla parte sbagliata della storia”, facendo riferimento al sostegno della Turchia a regimi e organizzazioni in Iran, Libano, Siria e Yemen. Ha ribadito che lo Stato di Israele opera secondo il diritto internazionale e continuerà la sua lotta contro Hamas, che ha definito “peggiore dell’Isis”.
Queste dichiarazioni segnano un ulteriore inasprimento delle relazioni tra Israele e Turchia, con entrambi i leader che si scambiano accuse e critiche. La situazione evidenzia la complessità delle dinamiche geopolitiche nella regione e la difficoltà di trovare un terreno comune su questioni di sicurezza e politica estera.
Mentre la comunità internazionale osserva con preoccupazione, resta da vedere come questa tensione influenzerà le future relazioni diplomatiche e la stabilità nella regione del Medio Oriente.