No Tav in azione: assalto al cantiere di San Didero
30 Lug 2023 - Italia
Un gruppo di No Tav incappucciati, appartenenti all’ala più oltranzista del movimento, ha attaccato il cantiere a San Didero, in Val di Susa, dove sono in corso i lavori per la nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
Gli antagonisti, circa una cinquantina, hanno lanciato molotov, petardi, bombe carta e sassi contro le forze dell’ordine che hanno risposto con i lacrimogeni. In località Baraccone con un argano hanno agganciato il cancello principale e stanno cercando di tirarlo giù.
L’attacco sta avvenendo in più punti. Anche a Chiomonte, dov’è presente l’altro cantiere in Val Clarea, un gruppo ha iniziato a travisarsi.
Festival Alta Felicità
Il corteo dei No Tav, appuntamento del Festival Alta Felicità, era partito da Venaus fino a Susa, poi si è mosso verso il cantiere di San Didero, dove è incominciato l’attacco.
Il Festival Alta Felicità è una manifestazione culturale e politica organizzata dal movimento No Tav dal 2011, che si svolge ogni anno in diversi luoghi della valle e propone incontri, dibattiti, concerti e socialità.
Quest’anno il tema è “La montagna che resiste”, per ribadire la difesa del territorio e la critica alle grandi opere imposte dall’alto.
I NO Tav nascono i primi anni ’90
Il movimento No Tav nasce nei primi anni novanta del XX secolo, in opposizione al progetto della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, ritenuta inutile, costosa e dannosa per l’ambiente e la salute dei residenti.
Il movimento si basa su una partecipazione popolare e orizzontale, senza leader né rappresentanti. Si ispira ai principi dell’ecologia sociale, della democrazia diretta e dell’autogestione. Si oppone alla logica del profitto e della crescita economica a scapito dei beni comuni e della qualità della vita.
Il movimento ha condotto negli anni numerose azioni di protesta pacifica e di resistenza civile, ma anche episodi di violenza e sabotaggio contro i cantieri e le forze dell’ordine.
La Torino-Lione
Il progetto della nuova linea ferroviaria Torino-Lione prevede la realizzazione di un tunnel di base di 57 km tra Saint-Jean-de-Maurienne in Francia e Susa in Italia, oltre a vari tratti di adeguamento delle linee esistenti.
Il costo stimato è di circa 8,6 miliardi di euro, di cui il 40% a carico dell’Italia. Il progetto è sostenuto dall’Unione Europea, dai governi nazionali e da vari enti locali, che ne evidenziano i benefici in termini di riduzione dei tempi di percorrenza, aumento della capacità di trasporto merci e passeggeri, diminuzione dell’inquinamento e dello sviluppo economico.
Il progetto è contestato dai movimenti No Tav e da vari esperti indipendenti, che ne mettono in dubbio la necessità, la sostenibilità economica e ambientale, la sicurezza e la compatibilità con le esigenze dei territori interessati.