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Nuovo Patto di Stabilità Approvato dall’Europarlamento, Eurodeputati Italiani Divisi

23 Apr 2024 - Europa

Il Parlamento Europeo ha approvato la riforma del patto di stabilità, rivelando una netta divisione tra gli eurodeputati italiani: solo quattro hanno votato a favore, mentre la maggior parte si è astenuta o ha espresso voto contrario, riflettendo tensioni di politica interna.

Nuovo Patto di Stabilità Approvato dall’Europarlamento, Eurodeputati Italiani Divisi

Il Parlamento Europeo Approva il Nuovo Patto di Stabilità, Divisone tra gli Eurodeputati Italiani

L’Europarlamento ha dato il via libera alla riforma del patto di stabilità, ma la votazione ha mostrato una notevole divisione tra gli eurodeputati italiani. Durante la sessione a Strasburgo, solamente quattro rappresentanti italiani hanno espresso un voto favorevole alla riforma. Tra questi, Lara Comi di Forza Italia e Herbert Dorfmann del Südtiroler Volkspartei per il gruppo del Partito Popolare Europeo (PPE), insieme a Marco Zullo e Sandro Gozi di Renew, quest’ultimo eletto in Francia.

Astenzione e Voto Contro: la Posizione degli Altri Partiti Italiani

La maggior parte degli altri eurodeputati italiani si è astenuta o ha votato contro la riforma. In particolare, gli eurodeputati di Forza Italia e della Lega, anch’essi parte del gruppo PPE, hanno optato per l’astensione. Alessandra Mussolini, vice capodelegazione di Forza Italia, ha commentato la scelta affermando che “va bene così”, indicando una sorta di accettazione passiva del risultato. Questo atteggiamento riflette una cautela politica, probabilmente motivata da considerazioni di politica interna piuttosto che da un vero e proprio dissenso nei confronti del documento stesso.

Commenti di Paolo Gentiloni sull’Esito della Votazione

Il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, ha colto l’occasione per commentare ironicamente l’esito della votazione, evidenziando come essa abbia “unito la politica italiana” in un raro momento di coesione, sebbene nel segno dell’astensione e del dissenso. Gentiloni ha inoltre suggerito che l’astensione degli eurodeputati del Partito Democratico (PD) potrebbe essere stata dettata più da strategie di politica interna italiana che da un’autentica opposizione alla riforma proposta. Queste dinamiche all’interno del Parlamento Europeo riflettono le complesse interazioni tra politica nazionale e responsabilità europee, mettendo in luce come decisioni su temi di ampio respiro come la governance economica possano essere influenzate da considerazioni politiche interne.

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