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Olimpiadi di Parigi 2024: Critiche alla Cerimonia di Apertura

26 Lug 2024 - Europa

Uno spettacolo di oltre quattro ore sulla Senna che ha deluso milioni di spettatori: tra spazi ridotti per gli atleti e performance slegate, la pioggia non è stata l'unico problema.

Olimpiadi di Parigi 2024: Critiche alla Cerimonia di Apertura

L’inaugurazione delle Olimpiadi di Parigi 2024 è stata una cerimonia che ha diviso il pubblico, e non in modo favorevole. Sui social media, in particolare su X (precedentemente noto come Twitter), gli hashtag #OpeningCeremony e #Paris2024 sono stati inondati da commenti critici. Lo spettacolo sulla Senna, che doveva essere un trionfo di innovazione e creatività, si è rivelato un flop agli occhi di molti. Ecco una disamina critica di ciò che non ha funzionato.

La sfilata dei battelli: un errore di giudizio

L’idea di far sfilare le nazionali su battelli lungo la Senna era, sulla carta, innovativa. Tuttavia, nella pratica si è rivelata una scelta infelice. Gli atleti, che dovrebbero essere i protagonisti dell’evento, sono stati relegati a comparse in un megaspettacolo di oltre quattro ore. Lo spazio a loro disposizione era ridotto e la loro presenza quasi marginale. Il fulcro delle Olimpiadi dovrebbe essere sempre gli sportivi, e non uno spettacolo di luci e performance musicali che, seppur spettacolari, distolgono l’attenzione dal vero spirito dei Giochi.

Una cerimonia senza cuore

Molti utenti sui social media hanno descritto questa cerimonia come la “più brutta che io ricordi”. Un giudizio severo, ma che riflette un sentimento diffuso. La nostalgia per le cerimonie tradizionali, in cui la sfilata degli atleti all’interno di uno stadio rappresenta il momento culminante, è palpabile. Gli esempi delle cerimonie di Londra 2012 e Pechino 2008 sono stati richiamati più volte come modelli di successo, dove l’equilibrio tra spettacolo e celebrazione degli atleti era perfettamente mantenuto.

Spettacolo senza senso

La cerimonia di Parigi è stata un mosaico di elementi disgiunti: da Lady Gaga al can-can, passando per Aya Nakamura e giochi di luci. In molti hanno trovato che mancasse un filo conduttore, un senso di coesione. La pioggia incessante ha ulteriormente complicato la situazione, mettendo a dura prova la resistenza degli spettatori presenti e di quelli davanti ai teleschermi. Un evento di tale importanza dovrebbe essere in grado di coinvolgere e appassionare, non di stancare e confondere.

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