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Operazioni IDF nel Cuore di Gaza: Tra Conflitto e Pause Umanitarie

8 Nov 2023 - Mondo

Operazioni IDF nel Cuore di Gaza: Tra Conflitto e Pause Umanitarie

Le operazioni militari di Israele a Gaza City rappresentano un’escalation significativa nel conflitto con Hamas, che governa la Striscia di Gaza. Secondo le dichiarazioni del maggior generale Yaron Finkelman, capo del Comando Sud di Israele, queste operazioni sono parte di un impegno determinato a sconfiggere Hamas, definito come un gruppo spregevole e una minaccia alla sicurezza. Le forze israeliane si stanno concentrando sul distruggere le infrastrutture di Hamas, eliminando i comandanti e scoprendo tunnel sotterranei, pur riconoscendo fallimenti passati come l’incapacità di impedire l’assalto del 7 ottobre.

La posizione di Netanyau

Il Premier israeliano Benjamin Netanyahu ha esposto una possibile apertura per brevi pause umanitarie, ma rimane fermo nel perseguire gli obiettivi militari di Israele, sottolineando la possibilità di future pause tattiche per consentire l’arrivo di aiuti umanitari o il rilascio di ostaggi. Questa posizione è stata risposta alla pressione internazionale, compresa una richiesta specifica del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, per una pausa di tre giorni nei combattimenti per facilitare il rilascio degli ostaggi.

Gravi perdite di civili

Il conflitto ha avuto un pesante tributo umanitario, con migliaia di palestinesi morti, e la comunità internazionale è fortemente preoccupata per la crescente crisi umanitaria. Le Nazioni Unite e altre organizzazioni internazionali hanno espresso allarme per le gravi perdite civili, in particolare bambini, a Gaza.

Due popoli, due stati

Parallelamente agli sforzi militari, c’è un dibattito diplomatico in corso. Al G7, il Ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha sottolineato la necessità di aiutare i palestinesi ma ha anche riconosciuto il diritto di Israele a difendersi da Hamas, che è considerata un’organizzazione terroristica da molti paesi, inclusi gli Stati Uniti e l’Unione Europea. Ha espresso supporto per una soluzione a due stati e una possibile fase di transizione che potrebbe includere una presenza internazionale simile a quella dell’UNIFIL in Libano.

Gaza terra di conquista

L’IDF continua ad avanzare a Gaza, aumentando la pressione su Hamas e cercando di smantellare i suoi centri di comando e le infrastrutture dei tunnel. L’escalation in Cisgiordania e l’intensificarsi delle violenze mettono in luce la complessità del conflitto e la difficoltà di raggiungere una soluzione pacifica. Le prossime mosse diplomatiche potrebbero essere cruciali per determinare il futuro della regione e per stabilire se sarà possibile raggiungere un cessate il fuoco sostenibile.

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