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Ostracismo Culturale: Il Silenzio di Feltrinelli sul Libro di Vannacci Scatena Polemiche

16 Mar 2024 - Italia

Tra scaffali vuoti e decisioni aziendali, la vicenda del generale Vannacci riaccende il dibattito sulla libertà di espressione e il diritto alla cultura in Italia, ponendo interrogativi sull'imparzialità delle grandi catene librerie nel veicolare idee e pensieri

Ostracismo Culturale: Il Silenzio di Feltrinelli sul Libro di Vannacci Scatena Polemiche

La Scelta di Feltrinelli: Un Libro Presente ma Invisibile

Il caso del libro “Il coraggio vince” del generale Roberto Vannacci apre nuovamente il dibattito sulla libertà di espressione e sulla disponibilità dei libri in libreria. Nonostante l’autobiografia dell’esponente vicino alla Lega sia appena stata pubblicata da Piemme e circondata da un’aura di polemiche, nelle librerie Feltrinelli la sua presenza è quasi fantasma: il libro è disponibile, ma per trovarlo bisogna chiedere esplicitamente al personale o reperirlo online, una scelta che pare riflettere un atteggiamento di ostracismo verso opere che non si allineano a certi valori.

Un Protocollo Controverso

In diversi punti vendita Feltrinelli a Roma, da viale Eritrea a Largo Argentina, il libro di Vannacci non gode di alcuna visibilità. Sebbene ufficialmente disponibile, è relegato dietro la cassa o in magazzino, una “scelta aziendale” che lascia trasparire una certa resistenza nel promuovere testi di questa natura. Questa politica solleva interrogativi sul ruolo delle librerie nella società contemporanea e sulla loro responsabilità nel garantire l’accesso indiscriminato alla cultura.

La Sinistra e la Libertà di Espressione

L’ostracismo di Feltrinelli nei confronti del libro di Vannacci è l’ultimo episodio di una serie di controversie che hanno coinvolto la catena di librerie e opere di autori politicamente scomodi per l’ala sinistra. Da “La versione di Giorgia” a “Io sono Matteo Salvini”, i precedenti dimostrano una certa coerenza nell’approccio della Feltrinelli, che si riserva il diritto di gestire la visibilità dei libri in base a criteri che sembrano trascendere la semplice commercializzazione di prodotti culturali.

Il Diritto alla Cultura tra Scelte Aziendali e Valori

La politica di Feltrinelli, che prevede di fornire i libri “a richiesta” senza promuoverli attivamente, solleva questioni fondamentali riguardo al diritto alla cultura e alla libertà di espressione. Se da un lato è comprensibile il desiderio di un’azienda di allinearsi a valori specifici, dall’altro lato questa pratica potrebbe essere vista come un tentativo di influenzare il dibattito pubblico, limitando l’esposizione di idee e opinioni divergenti.

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