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Parigi con Le Pen: “Non ci arrenderemo”

7 Apr 2025 - Europa

Migliaia in piazza a Place Vauban per sostenere Marine Le Pen dopo la condanna all’ineleggibilità. “È una sentenza politica. Lotteremo con ogni mezzo democratico”.

Parigi con Le Pen: “Non ci arrenderemo”

Parigi si stringe attorno a Marine Le Pen: “Non mi arrenderò”

Una folla compatta, determinata, ha invaso Place Vauban nel cuore di Parigi per ribadire che la Francia vera, quella che non si piega ai diktat del sistema, è ancora viva e pronta a combattere. Migliaia di sostenitori hanno risposto all’appello del Rassemblement National per manifestare a fianco della propria leader, Marine Le Pen, vittima di quella che in molti hanno definito una sentenza politica mascherata da giustizia.

Condannata lunedì scorso per presunta appropriazione indebita di fondi pubblici e colpita da una pena sproporzionata – cinque anni di ineleggibilità con effetto immediato – Le Pen ha scelto di non restare in silenzio, ma di parlare al suo popolo. E il popolo ha risposto.

“Non mi arrenderò”, ha dichiarato Le Pen davanti a una piazza gremita, emozionata, commossa. “È impossibile per me nascondere l’emozione nel vedervi qui”, ha detto con la voce rotta, tra gli applausi. “Grazie per essere qui a difendere ciò che questa decisione ha calpestato e che ho a cuore più di ogni altra cosa: la mia gente, il mio Paese e il mio onore”.

Una condanna politica, non una sentenza di giustizia

Marine Le Pen ha denunciato con fermezza il “gioco torbido” tra una parte della magistratura e i media di sistema. Un attacco che – come ha ribadito – non è rivolto solo a lei, ma al popolo francese tutto, privato ora del diritto di scegliere democraticamente il proprio candidato alle presidenziali.

“La giustizia non può interferire con il voto popolare finché non ci sono arricchimenti personali o corruzione”, ha tuonato. “E non deve essere la giustizia a decidere chi può o non può candidarsi. Questo è un attacco alla democrazia”.

Con lucidità, Le Pen ha smontato la narrazione dei suoi detrattori: “Noi non contestiamo la giustizia, chiediamo semplicemente che questa smetta di essere usata come arma per colpire l’opposizione patriottica”. E ha ricordato che chi oggi cerca di estrometterla con sentenze e veti incostituzionali, lo fa perché ha paura della sua forza politica, del consenso popolare, e della possibilità concreta che possa guidare il Paese.

Il messaggio alla Lega: “La nostra è una battaglia comune”

Nel corso della giornata, Le Pen è intervenuta in collegamento video al congresso federale della Lega a Firenze, confermando ancora una volta la solida alleanza tra i movimenti patriottici europei. Accolta con affetto da Matteo Salvini, Le Pen ha dichiarato: “La nostra lotta sarà come la tua, caro Matteo, una lotta pacifica e democratica. Ma non ci arrenderemo mai”.

“La decisione che mi riguarda è grave non solo per me”, ha aggiunto, “ma per tutto il popolo francese, perché mina la possibilità dei cittadini di scegliere liberamente chi vogliono alla guida del Paese. I sondaggi mi davano favorita. Questo non è un caso”.

Con grande determinazione, ha ribadito l’intenzione di combattere: “Utilizzeremo tutti gli strumenti giuridici per smascherare questo abuso e presentarci comunque alle presidenziali. Non permetteremo a nessuno di chiudere la porta della democrazia in faccia ai francesi”.

Una reazione che scuote l’establishment

Il messaggio di Marine Le Pen – forte, chiaro, radicato nel popolo – ha colpito al cuore l’establishment progressista. La manifestazione di Parigi non è stata una semplice protesta: è stata una dimostrazione di forza, la testimonianza che in Francia esiste ancora una parte di nazione che non ha intenzione di arrendersi all’uso politico della giustizia.

In Place Vauban, il popolo francese ha risposto: presente. E la battaglia è appena cominciata.

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