Peschereccio Siciliano attaccato in acque internazionali
20 Lug 2023 - Italia
In una scena degna di un film d’azione, il peschereccio Orizzonte è finalmente rientrato a Ortigia, Siracusa, dopo essere stato oggetto di un attacco brutale, così come riportato con profondo rammarico dalla Federazione Armatori Siciliani. L’incidente si è verificato alle 22:00 di ieri sera in acque internazionali.
L’immagine del peschereccio, marcato da innumerevoli segni di colpi di mitra, evoca una scena drammatica e sconcertante. Nonostante la violenza dell’attacco, per fortuna, tutti i membri dell’equipaggio sono tornati salvi, sebbene scossi.
Il presidente della Federazione armatori siciliani, Fabio Micalizzi, ha riferito alla AdnKronos la terribile esperienza vissuta dall’equipaggio. “Hanno descritto scene di terrore vero e proprio, sottolineando di essere stati legati come salami, picchiati e soggetti a furti di denaro e oggetti in oro. Questi atti di violenza inaudita sono inaccettabili e richiedono una risposta immediata e ferma”.
In risposta a quest’evento sconcertante, i legali della Federazione armatori siciliani stanno preparando un esposto da presentare alle Procure della Repubblica di Roma e Catania. La Marina Militare Italiana è già a conoscenza dell’accaduto e si spera che si avvii un’indagine immediata.
Micalizzi esprime un sentimento di urgenza nei confronti dell’azione governativa e giudiziaria, “ci aspettiamo risposte concrete e tempestive dalla Magistratura e dal Governo. La sicurezza e la giustizia per il nostro equipaggio sono priorità assolute. Il nostro intento è perseguire con fermezza i responsabili di questa atroce azione e assicurare loro la giusta punizione prevista dalle norme di diritto internazionale”.
In un atto di solidarietà, la Federazione esprime il suo pieno sostegno all’equipaggio e all’armatore, Nino Moscuzza, in questo momento di sgomento e preoccupazione. Micalizzi conclude affermando, “Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto verità e giustizia per loro”.
Il peschereccio Orizzonte e il suo equipaggio sono salvi, ma l’esperienza traumatica che hanno vissuto serve come un duro promemoria dei pericoli insidiosi che si possono incontrare in mare aperto. Si spera che questo evento stimoli un’azione decisa e che gli autori di questo atto vergognoso vengano portati alla giustizia.