Pokrovsk sotto assedio: la Russia punta a consolidare il Donbass
Con l’avanzata russa su Pokrovsk, il Donbass potrebbe presto cadere. Le forze ucraine, in difficoltà nel rimpiazzare le perdite, tentano di resistere all’accerchiamento. Washington guarda ora alla sopravvivenza di Kiev.
Pokrovsk: una Postazione Cruciale nel Conflitto Russo-Ucraino
L’avanzata russa verso Pokrovsk nella provincia di Donetsk riflette una strategia meticolosa volta a consolidare il controllo del Donbass. La città rappresenta una postazione chiave, posizionata in modo tale da consentire un accesso strategico al cuore dell’Ucraina orientale. Le operazioni russe nelle ultime settimane si sono intensificate, focalizzandosi sull’accerchiamento delle linee ucraine e sfruttando tattiche di penetrazione mirate a destabilizzare le difese avversarie. Questo sviluppo potrebbe rappresentare il culmine della campagna offensiva del Cremlino nella regione, in uno sforzo per compensare le perdite territoriali precedenti e stabilizzare i progressi nell’area.
Il Ruolo delle Brigate russe e le Linee di Difesa Ucraine
Le forze russe, in particolare la 74ª Brigata Fucilieri Motorizzati e altre unità veterane già impegnate nei combattimenti di Avdiivka, sono state dispiegate nella zona di Pokrovsk per stabilire nuove linee offensive e consolidare una struttura difensiva per prevenire contrattacchi ucraini. Questa brigata ha contribuito alla rapida penetrazione in diverse aree strategiche intorno a Pokrovsk, come confermato da fonti internazionali e da immagini satellitari pubblicate negli ultimi giorni. Il piano tattico prevede, inoltre, la costruzione di un “saliente”, ovvero una protrusione delle linee avanzate russe che permetta di inglobare completamente Pokrovsk, isolando le forze ucraine e limitando il raggio d’azione della loro artiglieria.
Sul versante ucraino, la 68ª Brigata e altre unità meccanizzate operano principalmente attraverso azioni di controbatteria, mirate a rallentare l’avanzata russa. Tuttavia, secondo i comandanti sul campo, le risorse sono limitate, e la capacità di mantenere la difesa dipende molto dal clima e dall’approvvigionamento di munizioni. La Rasputitsa, ossia il periodo fangoso autunnale, ha rappresentato in passato un ostacolo importante per le manovre meccanizzate, ma quest’anno il fronte russo sembra meglio equipaggiato per affrontare questa sfida.
Le Conseguenze dell’Accerchiamento
L’avanzata russa verso Pokrovsk e l’intensificazione delle operazioni nel sud della città indicano un cambiamento nelle priorità strategiche russe: puntare su obiettivi definitivi piuttosto che avanzate continue e sporadiche. La conquista di Pokrovsk permetterebbe alla Russia di stabilire un corridoio strategico che potrebbe estendersi ulteriormente fino a Kramatorsk e Sloviansk, creando un sistema di avamposti da cui orchestrare ulteriori operazioni militari. Tuttavia, la fragilità delle linee di approvvigionamento e la necessità di mantenere una difesa coesa espone queste truppe a un possibile logoramento, specie se la controffensiva ucraina dovesse riacquistare slancio.
Aumentano anche le stime sui rimpiazzi militari russi, che avvengono a un ritmo di circa 30.000 nuovi soldati al mese per sostituire le perdite. Gli ucraini, d’altro canto, affrontano una carenza sempre più drammatica di soldati. Questa disparità pone seri dubbi sulle capacità di Kiev di sostenere una guerra di logoramento che potrebbe prolungarsi ben oltre le previsioni iniziali degli alleati.
Le Implicazioni per il Donbass
L’eventuale conquista di Pokrovsk e l’accelerazione delle operazioni offensive nei pressi di Toretsk e Selydove suggeriscono una possibile riconfigurazione delle forze russe nel Donbass, finalizzata a evitare ulteriori battute d’arresto come quelle sofferte in passato. Per Mosca, il controllo totale di Donetsk rappresenterebbe una vittoria simbolica e strategica, consolidando i suoi obiettivi territoriali dichiarati sin dall’inizio del conflitto. Sul piano operativo, ciò permetterebbe anche di riposizionare unità critiche su altri fronti, migliorando la capacità difensiva e riducendo la vulnerabilità a possibili offensive ucraine.
In questo contesto, le speranze occidentali di una riconquista del territorio da parte di Kiev si sono notevolmente ridimensionate. La realtà del fronte sembra ormai orientata verso una logica di contenimento, in cui la priorità diventa proteggere le posizioni restanti piuttosto che avanzare. La battaglia per Pokrovsk potrebbe quindi definire non solo la prossima fase del conflitto, ma anche il futuro equilibrio geopolitico dell’intera regione.