Polemica sul Servizio del Tg Uno di Gian Marco Chiocci: Il Pd Chiede Spiegazioni
15 Gen 2024 - Italia
Il direttore del Tg Uno, Gian Marco Chiocci, si trova al centro di una controversia sollevata dal Partito Democratico (Pd) a seguito di un servizio trasmesso nell’edizione domenicale delle 13.30. La polemica è scaturita da un reportage su un evento organizzato da Gioventù Nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia.
Il Servizio Contestato
Il servizio in questione riguardava una cerimonia tenutasi al cimitero romano del Verano, in cui più di trecento ragazzi di Gioventù Nazionale hanno reso omaggio “a chi ha dato la vita per l’Italia, dal Risorgimento alle vittime degli anni di piombo alle vittime del terrore ai patrioti delle grandi guerre”. Il Pd ha criticato la scelta editoriale del Tg Uno, interpretandola come un’innalzamento di un evento di parte a celebrazione patriottica culturale.
La Reazione del Pd
I parlamentari del Pd in commissione di Vigilanza Rai hanno richiesto “l’immediata audizione di Chiocci” per chiarire il suo ruolo in relazione al servizio trasmesso. Hanno espresso preoccupazione per quello che considerano un uso del servizio pubblico a favore della propaganda di una forza politica.
Difesa di Chiocci da Parte del Centrodestra
Esponenti di tutti i partiti di centrodestra, inclusi Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, hanno difeso Chiocci. Hanno ritenuto infondate le accuse del Pd, sostenendo che il servizio rientra nelle libertà editoriali e che non spetta al Pd dettare la scaletta dei servizi del Tg Uno.
La Posizione di UniRai
Anche il sindacato UniRai è intervenuto in difesa del servizio, affermando che raccontare un’iniziativa promossa da un gruppo politico giovanile rientra nelle libertà delle scelte editoriali. Hanno sottolineato l’importanza dell’indipendenza giornalistica, ribadendo che nessuna segreteria di partito, inclusa quella del Pd, dovrebbe cercare di influenzare il sommario del TG1 o di qualsiasi altra testata Rai.
La Critica del Pd e la Risposta del Centrodestra
Il Pd ha enfatizzato che il servizio trasmesso era “60 secondi di retorica pura” e un omaggio non ai morti, ma ai giovani di Fratelli d’Italia. Secondo Chiara Braga e Francesco Boccia, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati e al Senato, questo rappresenta un uso improprio del servizio pubblico per la propaganda politica. In risposta, esponenti del centrodestra hanno accusato il Pd di tentare di imporre la propria agenda sui contenuti dei media pubblici, difendendo la libertà editoriale e il diritto di informazione.