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Prigionia e Morte: Nuovi Sviluppi nel Caso degli Ostaggi Israeliani in Gaza

15 Gen 2024 - Mondo

Prigionia e Morte: Nuovi Sviluppi nel Caso degli Ostaggi Israeliani in Gaza

Le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, hanno annunciato la tragica morte di due ostaggi israeliani, Yossi Sharabi e Iti Sabirsky, in un video rilasciato 100 giorni dopo l’inizio della guerra. La giovane Noa Argamani, rapita durante il Nova Festival, ha confermato la notizia, raccontando le circostanze che hanno portato alla perdita dei compagni di prigionia. Nel video, Argamani spiega di essere stata salvata insieme a Itai, ma purtroppo, Yossi Sharabi non è sopravvissuto ai raid israeliani.

Cronaca del Rapimento

La studentessa israeliana Argamani era stata rapita dai miliziani durante il Festival rave Supernova nel deserto del Negev. Un video di dieci secondi che ha fatto il giro del mondo mostra il drammatico momento del sequestro, con la giovane in lacrime mentre viene separata dal fidanzato e portata nella Striscia di Gaza.

Smentite e Tensioni

Tel Aviv ha smentito con fermezza le affermazioni di Hamas, negando di aver ucciso gli ostaggi. Il portavoce dell’esercito israeliano, Daniel Hagari, ha dichiarato che gli attacchi miravano alle infrastrutture terroristiche vicino al luogo di detenzione degli ostaggi. Tuttavia, le famiglie sono in apprensione, e Hagari ha espresso preoccupazione per il destino di Itai Sabirsky e di un altro ostaggio.

La Posizione di Israele

Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha sottolineato la necessità di una pressione militare su Hamas per ottenere un nuovo accordo sugli ostaggi. Gallant ha affermato che solo da una posizione di forza si potrà negoziare con il gruppo terroristico e liberare gli ostaggi. Le dichiarazioni di Gallant arrivano in un contesto di crescente frustrazione tra le famiglie, che denunciano l’inefficacia della politica attuale.

Situazione Attuale

Si stima che 130 ostaggi siano ancora detenuti a Gaza, nonostante il rilascio di 105 di loro durante una tregua a fine novembre. Le Forze di Difesa Israeliane hanno confermato la morte di 25 persone ancora nelle mani di Hamas, con otto corpi recuperati e tre uccisi per errore dall’esercito israeliano.

In un periodo di tensione crescente, le speranze per una risoluzione pacifica sembrano affievolirsi, mentre le famiglie degli ostaggi esprimono frustrazione per l’apparente stallo nelle trattative.

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