Privatizzazione Poste Italiane nel 2024
18 Set 2024 - Finanza
Il governo presenta il piano per cedere una parte delle azioni, mantenendo una quota minima del 35%. Sindacati preoccupati per l'impatto su servizi e occupazione.
Privatizzazione di Poste Italiane: Tutto Quello che c’è da Sapere
La privatizzazione di Poste Italiane è in fase di avanzamento e potrebbe concretizzarsi nel 2024. Il governo Meloni ha presentato un decreto che prevede la vendita di una parte delle azioni pubbliche della società, mantenendo una quota non inferiore al 35%. Attualmente, il Ministero dell’Economia detiene il 29,26% delle azioni, mentre Cassa Depositi e Prestiti possiede il 35%.
Il Piano del Governo
Il processo di privatizzazione potrebbe avvenire in più fasi e prevedere diverse modalità di vendita, tra cui un’offerta pubblica rivolta ai risparmiatori italiani, compresi i dipendenti di Poste Italiane, e agli investitori istituzionali sia italiani che internazionali. Una parte delle azioni sarà riservata ai risparmiatori e ai dipendenti, con possibili incentivi per favorire la partecipazione.
Obiettivi della Privatizzazione
Uno degli obiettivi della privatizzazione è quello di “riorganizzare le partecipazioni pubbliche” e aumentare l’efficienza delle partecipazioni statali, oltre a generare entrate per ridurre il debito pubblico. Tuttavia, i sindacati sono preoccupati per le possibili ripercussioni sui servizi e sull’occupazione, specialmente nei piccoli comuni dove Poste Italiane offre servizi essenziali.
Garanzie del Governo
Il governo ha rassicurato che la cessione sarà volta ad accrescere il valore del gruppo, garantendo la qualità dei servizi e il mantenimento dei livelli occupazionali. L’operazione sarà valutata attentamente in base alle condizioni del mercato, per ottenere il miglior risultato possibile per il pubblico e rispettare gli interessi dei piccoli azionisti.