Il programma di Carola Rackete tra giustizia climatica e apertura dei confini
22 Lug 2023 - Europa
Carola Rackete, nota per il suo ruolo come capitana della Sea Watch 3, è ora candidata alle prossime elezioni europee con il partito di estrema sinistra tedesco, Linke. Il suo programma politico, tuttavia, ha suscitato molte polemiche.
Rackete ha dichiarato che uno dei suoi obiettivi principali, se dovesse essere eletta, sarebbe quello di “socializzare” le grandi compagnie di petrolio, gas e carbone. In altre parole, vorrebbe espropriare queste aziende, rastrellare i loro profitti e utilizzarli per finanziare la transizione ecologica. Questa proposta, che Rackete definisce come parte della “giustizia climatica”, è stata vista da molti come un tentativo di imporre l’ideologia green attraverso misure estreme.
Oltre alla sua agenda ambientale, Rackete è anche nota per le sue posizioni radicali sull’immigrazione. Ha sostenuto l’apertura dei confini europei ai migranti e ha criticato l’Unione Europea per i suoi tentativi di difendere i confini del continente. In particolare, ha avviato una campagna per tagliare i fondi a Frontex, l’agenzia europea incaricata della difesa dei confini.
Rackete ha anche espresso il desiderio di creare un’alleanza antifascista in Europa. Ha criticato l’Afd, Marine Le Pen e Fratelli d’Italia, e ha accusato la Polonia e l’Ungheria di muoversi in una direzione autocratica.
Queste posizioni estreme hanno suscitato molte critiche. Molti italiani ricordano l’estate del 2019, quando Rackete, allora capitana della Sea Watch 3, ignorò lo stop del governo italiano e fece sbarcare una cinquantina di migranti nel porto di Lampedusa. Tra questi migranti c’erano anche individui che in seguito sono stati condannati per aver inflitto torture ai migranti nei centri di detenzione libici.
Ora, Rackete ha lasciato le missioni nel Mediterraneo e si è concentrata sulla politica. Se dovesse riuscire a ottenere un seggio al Parlamento Europeo, le sue proposte radicali potrebbero avere un impatto significativo sul futuro dell’Europa. Tuttavia, le sue idee sono state criticate come estremiste e irrealistiche, e molti si chiedono se la sua visione del futuro dell’Europa sia davvero quella che la maggior parte degli europei vuole.