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Proteste a Belgrado: L’Opposizione Chiede la Ripetizione delle Elezioni tra Accuse di Burogli

25 Dic 2023 - Europa

Proteste a Belgrado: L’Opposizione Chiede la Ripetizione delle Elezioni tra Accuse di Burogli

Migliaia di sostenitori della coalizione di opposizione “Serbia contro la violenza” (Spn) hanno preso le strade di Belgrado in una massiccia manifestazione, chiedendo la ripetizione delle elezioni generali del 17 dicembre. Questa richiesta nasce dalle accuse di manipolazione del voto, che hanno gettato ombre sul processo elettorale.

La protesta di oggi, la settima di una serie davanti alla sede della Commissione elettorale (Rik), è stata la più grande finora, segno di un crescente malcontento popolare. I manifestanti, guidati dai leader dell’opposizione, hanno espresso il loro dissenso in modo vibrante, culminando in un tentativo di irrompere nel municipio di Belgrado. Questo gesto simbolico, volto a rivendicare una vittoria elettorale “rubata”, ha visto l’uso di pietre, bastoni e uova contro l’edificio, con la polizia antisommossa che ha risposto con gas lacrimogeni.

Le elezioni del 17 dicembre, che includevano il Parlamento nazionale, l’Assemblea della Vojvodina e le elezioni comunali in 65 città, sono state al centro delle controversie. L’Spn, principale partito d’opposizione, ha rigettato i risultati ufficiali che vedono il partito al potere Sns, del presidente Aleksandar Vucic, vincitore con il 47% dei voti. L’Spn sostiene che la loro vittoria sia stata compromessa da manipolazioni e brogli elettorali.

La tensione è palpabile anche a livello locale, in particolare a Belgrado, dove il risultato elettorale ha lasciato la formazione del governo in bilico. Nonostante il Sns abbia vinto con un margine ristretto, la mancanza di una maggioranza chiara ha portato Vucic a considerare la possibilità di nuove elezioni nella capitale.

Nel frattempo, l’opposizione continua a organizzare proteste per “difendere i voti”, con alcuni militanti dell’Spn che hanno intrapreso uno sciopero della fame nella sede del Rik. Le autorità, da parte loro, respingono le accuse di manipolazione e assicurano che verranno condotte indagini sulle denunce presentate.

Il presidente Vucic ha criticato i dirigenti dell’Spn, accusandoli di comportamenti irresponsabili e dannosi per la stabilità del paese. La situazione in Serbia rimane tesa, con la comunità internazionale che osserva con preoccupazione gli sviluppi di questa crisi politica ed elettorale. La richiesta di elezioni ripetute da parte dell’opposizione pone interrogativi cruciali sulla legittimità del processo democratico nel paese e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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