Putin accusa la NATO e l’Ucraina di rifiutare i negoziati
28 Lug 2023 - Geopolitica
Durante il secondo Forum economico Russia-Africa a San Pietroburgo, il presidente russo Vladimir Putin ha accusato la NATO e l’Ucraina di rifiutare i negoziati, sottolineando che questa è la modalità ideale per risolvere tutti i problemi, inclusa la situazione in Ucraina e l’espansione della NATO.
“Loro, lo ripeto ancora una volta, si rifiutano di negoziare per garantire uguale sicurezza a tutti, compresa la Russia. E la stessa Ucraina, o meglio l’attuale regime ucraino, si rifiuta di negoziare, è stato annunciato ufficialmente. Il presidente dell’Ucraina ha adottato un decreto su questo vietando i negoziati”, ha dichiarato Putin.
Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha ribadito la posizione di Putin, affermando che la Russia rimane aperta ai negoziati, a differenza dell’Ucraina. “Gli ucraini mantengono la loro posizione inconciliabile, soprattutto ora che si trovano in una situazione piuttosto precaria, ma nonostante ciò continuano a rifiutare ogni possibilità di dialogo”, ha aggiunto Peskov.
In risposta alle dichiarazioni di Putin, il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, ha scritto su Twitter che se Mosca vuole negoziare, la strada è chiara. Ha accusato la Russia di minare il diritto internazionale e l’ordine per la sicurezza globale, sottolineando che l’esercito russo “terrorizza” gli ucraini “con missili da crociera, uccidendo migliaia di persone”.
Podolyak ha ribadito i quattro punti che, secondo Kiev, la Russia deve osservare per creare le condizioni per un negoziato: il ritiro delle truppe dall’Ucraina, l’ammissione dei crimini di guerra, l’estradizione dei responsabili e il cambiamento dell’élite politica.
Nel frattempo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha espresso il suo scetticismo sul fatto che la Russia fermerà la sua aggressione contro l’Ucraina, anche dopo una possibile sconfitta. Ha espresso la speranza che le vacanze del prossimo anno possano essere celebrate in un paese completamente liberato, ma ha sottolineato che “la vittoria dell’Ucraina può e deve essere tale da scoraggiare qualsiasi tentativo di ritorno da parte del nemico”.