Putin apre al dialogo con l’Occidente ma avverte: “Nessun compromesso sugli interessi russi”
Il presidente russo si dice pronto a normalizzare i rapporti con Stati Uniti e UE, ma senza sacrificare la sovranità nazionale. Intanto, Mosca promette una dura risposta all’attacco ucraino con droni su Kazan e Oryol.
In un’intervista trasmessa dalla televisione russa VGTRK, il presidente Vladimir Putin ha ribadito la disponibilità della Russia a normalizzare le relazioni con gli Stati Uniti e altri paesi occidentali, sottolineando tuttavia che ciò potrà avvenire solo nel rispetto degli interessi nazionali.
Putin ha dichiarato: “Se vediamo che la situazione cambia in modo tale da offrire opportunità e prospettive per costruire relazioni con altri paesi, allora siamo pronti per questo. Non è una questione che riguarda noi, ma loro. Ma questo dovrebbe avvenire senza danneggiare gli interessi della Federazione Russa”. Il presidente ha poi evidenziato che, nelle relazioni internazionali, tutto può cambiare tranne gli interessi fondamentali del popolo russo.
La risposta russa all’attacco ucraino a Kazan
Nel frattempo, le tensioni continuano a salire sul fronte del conflitto con l’Ucraina. La città di Kazan, situata a circa 1.200 chilometri da Kiev, è stata oggetto di un attacco senza precedenti con droni, che ha colpito un grattacielo e danneggiato una fabbrica di polvere da sparo. Secondo fonti locali, non ci sono state vittime, ma l’evento ha generato panico tra la popolazione, che fino ad ora si era considerata lontana dalla guerra.
In risposta, Putin ha lanciato un chiaro monito: “Chiunque cerchi in qualsiasi modo di distruggerci, dovrà fronteggiare una distruzione molte volte maggiore e rimpiangerà quello che ha cercato di fare al nostro Paese”. Queste parole sottolineano l’intenzione della Russia di rispondere con forza a ogni provocazione, come dimostrato dai recenti attacchi missilistici su obiettivi strategici in Ucraina.
L’escalation degli attacchi con droni
L’attacco a Kazan segna un’escalation significativa, portando il conflitto in una zona del territorio russo finora considerata sicura. Oltre a Kazan, un massiccio attacco di droni ucraini ha colpito un deposito di petrolio vicino alla città di Oryol, provocando un incendio ma senza causare vittime. Secondo le autorità russe, 20 droni sono stati abbattuti durante la notte.
Parallelamente, la Russia ha intensificato le sue operazioni in Ucraina, lanciando 113 droni contro diverse città, tra cui Kharkiv e Zaporizhzhia. Gli attacchi hanno causato feriti e danni a edifici residenziali, mentre l’esercito russo continua a consolidare le sue posizioni nell’Ucraina orientale.
Un messaggio chiaro all’Occidente
Le dichiarazioni di Putin e le azioni militari degli ultimi giorni sono un chiaro segnale all’Occidente: la Russia è pronta a dialogare, ma non a cedere. In un contesto internazionale sempre più instabile, Mosca ribadisce la sua linea di fermezza, difendendo i propri interessi nazionali e rispondendo con determinazione a ogni tentativo di minacciare la sua sovranità.
Questa posizione, condivisa da gran parte dell’elettorato russo, rappresenta una sfida per i paesi occidentali, che dovranno scegliere se proseguire con le politiche di confronto o aprire un dialogo basato sul rispetto reciproco.