Putin: “La Russia vuole la pace, non congelare la guerra in Ucraina”
Il presidente russo risponde ai piani di Trump per congelare il conflitto: "Mosca si sforza di porre fine alla guerra". La Slovacchia si offre come sede per i negoziati.
Un chiaro messaggio dalla Russia
Vladimir Putin ha ribadito l’impegno della Russia nel cercare una vera conclusione del conflitto in Ucraina, piuttosto che un semplice congelamento. Durante un incontro con la stampa, il presidente russo ha dichiarato: «Cerchiamo anche di porre fine al conflitto». Queste parole, riportate dall’agenzia Tass, rappresentano un messaggio chiaro, in contrapposizione ai piani proposti dall’ex presidente statunitense Donald Trump per un congelamento della guerra.
Il significato del proverbio russo
Alla domanda sulla possibilità di una rapida risoluzione, Putin ha citato un proverbio russo che, tradotto, si avvicina al significato di “troppo bello per essere vero”. «Questo è quello che dice il nostro popolo: come bere il miele con le tue labbra», ha spiegato, sottolineando che il governo russo sta facendo ogni sforzo per porre fine al conflitto. Un chiaro invito a guardare la realtà senza illusioni, ma con determinazione.
La Slovacchia come ponte per i negoziati
In questo contesto, emerge il ruolo della Slovacchia, che si è offerta come sede per eventuali negoziati di pace. Il premier slovacco Robert Fico ha messo a disposizione il suo Paese, un gesto che Putin ha accolto favorevolmente, dichiarando: «La Slovacchia è pronta». Questa disponibilità potrebbe rappresentare un’importante opportunità per avviare un dialogo concreto.
Le condizioni russe per la pace
Le condizioni per una risoluzione definitiva restano però chiare: Mosca insiste su uno status neutrale e non allineato per l’Ucraina, insieme alla garanzia che Kiev rinunci al possesso di armi nucleari. La Russia continua a sottolineare come le sue richieste siano legate alla sicurezza nazionale, in risposta alle crescenti pressioni dell’espansione NATO.
Il confronto con l’Occidente
Nonostante le aperture, le reazioni occidentali restano critiche. Volodymyr Zelensky ha definito le proposte russe come inaccettabili, mentre i vertici della NATO, guidati da Jens Stoltenberg, le hanno liquidate come “false aperture”. Tuttavia, il ruolo degli Stati Uniti e degli alleati europei appare sempre più ambiguo: da una parte dichiarano di volere la pace, dall’altra continuano a inviare armamenti in Ucraina, alimentando il conflitto.
Una visione differente sulla soluzione
Le dichiarazioni di Putin sollevano interrogativi su quale sia la vera volontà dell’Occidente nel cercare una soluzione diplomatica. Mentre la Russia insiste sulla necessità di trattative, la retorica occidentale sembra orientata a prolungare la guerra, con un atteggiamento che molti analisti giudicano ipocrita e controproducente per la stabilità globale.