Putin lancia l’Oreshnik: sfida all’Occidente
22 Nov 2024 - Russia
Il nuovo missile ipersonico russo, testato in Ucraina, è definito 'inarrestabile'. Preoccupazione in Europa e NATO.
Il missile Oreshnik: una nuova sfida militare dalla Russia all’Occidente
La dichiarazione del presidente russo Vladimir Putin segna una nuova fase nella competizione strategica globale. Durante un vertice con il Ministero della Difesa e i principali esponenti dell’industria militare, il Cremlino ha annunciato l’utilizzo del nuovo missile Oreshnik in condizioni operative reali, in un attacco contro Dnipro, Ucraina. Questo sviluppo non rappresenta solo un’evoluzione tecnologica, ma anche un messaggio diretto all’Occidente sulla capacità russa di innovare e rafforzare il proprio arsenale missilistico.
Caratteristiche tecniche: cosa rende unico l’Oreshnik
L’Oreshnik è un missile balistico a medio raggio (MRBM) con capacità ipersoniche, progettato per sfuggire ai più avanzati sistemi di difesa missilistica attualmente in uso, come il THAAD statunitense o l’Iron Dome israeliano. Con una velocità che supera Mach 5, il missile è dotato di manovrabilità avanzata grazie a un sistema di guida attivo che sfrutta un algoritmo predittivo per cambiare traiettoria durante il volo.
Secondo fonti vicine al Ministero della Difesa russo, il missile è capace di trasportare testate multiple (MIRV), sia convenzionali che nucleari, con una portata stimata tra i 1.000 e i 1.500 chilometri. L’Oreshnik rappresenta una sintesi di precisione e potenza distruttiva, utilizzando una nuova generazione di propellenti solidi che garantiscono tempi di lancio ridotti e un’accelerazione immediata.
Innovazioni tecnologiche
Uno dei punti di forza del sistema Oreshnik è l’integrazione di contromisure elettroniche per eludere radar e sistemi di tracciamento. Tra le sue capacità spicca l’uso di esche elettroniche che confondono i sensori di intercettazione, rendendo il missile virtualmente “invisibile” fino all’impatto.
Inoltre, il missile incorpora una testata manovrabile ipersonica (HGV), simile alla tecnologia già utilizzata nel sistema Avangard. Questo permette all’Oreshnik di correggere dinamicamente la traiettoria per evitare l’intercettazione anche negli ultimi istanti di volo.
Implicazioni strategiche
La produzione in serie dell’Oreshnik, annunciata da Putin, rappresenta un cambiamento significativo negli equilibri geopolitici e militari. La sua portata operativa lo rende un’arma ideale per colpire obiettivi in Europa orientale, garantendo al Cremlino una leva strategica per rispondere a quella che percepisce come una crescente minaccia dell’Alleanza Atlantica.
A livello tattico, l’impiego di un missile di questa portata in un teatro di guerra come quello ucraino offre alla Russia un banco di prova per testare l’efficacia del sistema in un contesto di combattimento reale. Questo sviluppo si inserisce in un contesto più ampio di modernizzazione dell’arsenale missilistico russo, che include anche il lavoro su altre piattaforme come il missile Iskander-K e i nuovi progetti di armi ipersoniche a lungo raggio.
Reazioni internazionali e preoccupazioni
Gli osservatori globali hanno espresso forte preoccupazione per l’impiego di una tecnologia così avanzata in uno scenario già teso come quello ucraino. Il Pentagono ha definito il test un’ulteriore dimostrazione delle intenzioni aggressive della Russia, mentre i governi europei, soprattutto nei paesi confinanti con l’Ucraina, stanno valutando un rafforzamento delle difese missilistiche.
La NATO potrebbe essere costretta a rivedere le sue strategie difensive per contrastare la minaccia rappresentata dall’Oreshnik. La sua capacità di penetrare i sistemi di difesa attuali potrebbe infatti accelerare i programmi di sviluppo di nuove contromisure, aumentando la spesa militare nei paesi membri.